Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 18:28 METEO:SAN MINIATO11°20°  QuiNews.net
Qui News cuoio, Cronaca, Sport, Notizie Locali cuoio
domenica 03 novembre 2024

INCONTRI D'ARTE — il Blog di Riccardo Ferrucci

Riccardo Ferrucci

Riccardo Ferrucci è nato Pontedera e vive a Calcinaia. Giornalista e critico ha pubblicato numerosi volumi sul cinema e sull’arte. Tra le sue pubblicazioni “Paolo e Vittorio Taviani , la poesia del Paesaggio”, editore Gremese. Ha diretto la rivista letteraria Ghibli ed ha collaborato con importanti istituzioni pubbliche. Attualmente è funzionario della Regione Toscana.

A Lucca l’opera di Panichi, una vibrante emozione

di Riccardo Ferrucci - martedì 28 novembre 2023 ore 08:00

Tommaso Panichi
Tommaso Panichi

Un’interessante mostra di Tommaso Panichi è in corso a Lucca fino al 28 novembre alla Chiesa di San Cristoforo in via Fillungo,6 promossa dal comune di Lucca e Pietrasanta, dalla provincia di Lucca, dall’Arcidiocesi di Lucca.

La pittura di Panichi nasce dal ricordo, dalla rievocazione di luoghi, filtrati attraverso le corde della memoria e la rielaborazione lirica. Una pittura piena di silenzi, interruzioni, sospensioni. Forse è questo uno dei segreti di un’arte che non grida, ma suggerisce, con discrezione, emozioni e storie. Le forti cromie modellano la propria visione, dando vita ad un proprio universo compositivo, ricco di segni e colori, aperture verso il cielo e chiusure improvvise.

È un viaggio lirico che assume le movenze del sogno, un movimento intimo, con un ritmo sonoro che ha i toni del melodramma, un lontano canto ricco di echi e suggestioni. La Toscana resta il luogo privilegiato del racconto e diventano occasioni per un viaggio che approda ad una profondità di sentimenti e passioni.

Raramente mi è capitato di incontrare una pittura così coinvolgente, che racconta, in modo straordinario i sogni e le utopie dell’uomo, pur restando ancorata alla leggerezza ed alla semplicità di un linguaggio fortemente comunicativo, quasi infantile e universalmente comprensibile. È una pittura che si può leggere in modi diversi, dal più semplice al più complesso, ma che conserva l’idea fondante di ritrovare un linguaggio autentico e libero per parlare del nostro tempo.

Il teatro visionario di Panichi, evocato sulla tela o su raffinate carte, resta un luogo affascinante, un labirinto in cui è piacevole perdersi ed errare nel tentativo di dare un senso, un ordine, ad una realtà caotica e frammentaria. Il deposito dei ricordi e della memoria, granelli di sabbia strappati al deserto, restano come tracce di un viaggio lucido e frenetico nel nostro tempo. Non esiste labirinto per chi lo ha attraversato e ne ha dissolto il potere.

“Tommaso Panichi vola, con ali colorate composte di segni veloci e pennellate piene, su un percorso legato ad un’autonoma fantasia. Lo fa dandoci esempi di memoria e spazi musicali dove sosta, coerente, la sua passione d’essere pittore” scrive Ludovico Gierut individuando alcuni degli elementi centrali della sua poetica. Italo Calvino indicava la leggerezza tra i valori fondanti del nuovo millennio e nel lavoro di Panichi abbiamo ritrovato un’idea di leggerezza e di un sogno ad occhi aperti che si apre felicemente nel suo sguardo poetico.

La mostra Nuovi amici, magari è l’ulteriore testimonianza di un viaggio libero e felice nel nostro tempo affidato ai colori e ai segni, con improvvise illuminazioni e un work in progress che delinea un tempo del sogno e della fantasia. Un ciclo di opere che vanno guardate nella loro continuità, modo di leggere le emozioni e le visioni del proprio tempo con uno sguardo puro e incontaminato, alla ricerca di una personale verità poetica e umana.

Il suo sguardo, di assoluta modernità, delinea una pittura informale che trova nella sintesi del segno e nell’esplosione del colore il modo per raccontare un proprio mondo intimo in modo originale, è una visione nuova che si apre sulla realtà e ci porta a vedere il mondo con leggerezza, senza avere macigni sul cuore e aprendosi ad una visione profonda del reale, attraverso cifre stilistiche di completa e inedita armonia.

Tommaso Panichi (nato nel 1997, Milano) è un artista italiano, milanese di nascita e versiliese d’adozione. Fin da bambino la sua acuta sensibilità l’ha condotto a un’attenta ricerca della bellezza, e verso il desiderio di sperimentare e applicarsi in campo artistico, complice l’educazione familiare che lo ha spinto sin dalla tenera età ad ammirare chiese e basiliche, frequentare musei e gallerie d’arte. Con il trasferimento della famiglia a Pietrasanta, a quattordici anni ha iniziato a frequentare il liceo artistico Stagio Stagi di Pietrasanta, naturale approdo per i suoi interessi che gli ha permesso di crescere artisticamente e di iniziare un percorso d’arte secondo le sue convinzioni e necessità. Tommaso è autistico la sua sensibilità agita i suoi pensieri e le sue emozioni che si esprimono e si ricompongono nella sua arte; si può dire che, per lui, fare artista non sia stato una scelta ma la sola opzione possibile. Grazie al progetto In-Aut Tommaso ha potuto contare sull’aiuto di cui aveva bisogno e il suo percorso artistico ha preso slancio; ha iniziato a frequentare l’ambiente artistico di Pietrasanta e ed a esporre le sue opere. Oggi Tommaso è un giovane pittore emergente, frequenta le lezioni di pittura all’Accademia di Belle Arti di Carrara e al suo attivo diverse mostre personali in città come Milano, Pietrasanta, Seravezza, Firenze.

Riccardo Ferrucci

Articoli dal Blog “Incontri d'arte” di Riccardo Ferrucci