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venerdì 04 ottobre 2024

PAGINE ALLEGRE — il Blog di Gianni Micheli

Gianni Micheli

Diplomato in clarinetto e laureato in Lettere, da sempre insegue molteplici passioni, dalla scena alla scuola, dalla scrivania alla carta stampata, coniugando il piacere della scrittura con le emozioni del confronto con il pubblico, nei panni di attore, musicista, ricercatore, drammaturgo e regista. Dal 2009 è iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Toscana riversando nella scrittura del quotidiano le trame di un desiderio di comunicazione in cerca dell’umanità dell’oggi, ispirata dalle doti dell’intelligenza, della sensibilità e della ricerca della felicità immateriale.

Lucca e Cartasia

di Gianni Micheli - lunedì 27 settembre 2021 ore 07:30

Lucca mi ricorda un piccolo gioiello, ambra incastonata in un anello, pietra preziosa ereditata da un lontano parente che il tempo e le generazioni hanno curato come una figlia. Figlia matura, con gli acciacchi dell'età e insieme quelle rughe disegnate sul volto che raccontano sogni e avventure.

È nel centro storico che sei dentro a quell’antica pietra. Sei un granello di polvere catturato dalla storia, trattenuto da secoli e dai secoli in un ovale di racconti, un vero Anfiteatro come la sua piazza più bella e rinomata.

Ma, si sa, i racconti accolgono intrusi. Ammettono ospiti inattesi, nani e giganti, ne va dello svolgimento della trama. Come i nani e i giganti delle installazioni a cielo aperto e non solo della Biennale che sta andando a concludersi in questi ultimi giorni di settembre, con la dedica speciale alla carta del primo distretto cartario in Europa.

Il fascino di Cartasia, questo il nome di Lucca Biennale, sta nei suoi tanti volti, nei suoi innumerevoli artisti, ma soprattutto nell’invito elargito agli spettatori a mettere in atto molteplici punti di vista. Tutti gli spettatori, grandi e piccoli. La tridimensionalità gioca un grande ruolo in tutto ciò, per non dire della seduzione di un materiale tanto versatile quanto primario per le nostre attività. Ma c’è un qualcosa in più che è proprio l’intersezione con la storia di una città a misura di piede, da scoprire al ritmo di un lento cammino, cosa molto gradita ai grandi quanto, per l’appunto, ai piccini.

L’esempio sta già nel sorprendente percorso delle storiche mura interamente circumnavigabile dai piedi come dalle ruote di una bicicletta o di uno dei tanti risciò a noleggio. Quindi in un tessuto urbano pianeggiante che quasi non ammette salite né tantomeno sfiancanti discese. 

Infine nelle altezze delle torri, come la pittoresca Torre Guinigi, nelle ampiezze delle basiliche, nelle linee del marmo che trovano una sintesi perfetta nel capolavoro di Jacopo della Quercia, il monumento funebre a Ilaria del Carretto nella Cattedrale di San Martino, per chiudere nel fascino di un simbolo antico: il rinomato labirinto che di notte illumina di giochi l’intera piazza della Cattedrale invitando i bimbi a una divertente, quanto variegata, danza di scoperta.

Lucca non chiuderà le sue porte con la fine dell’estate ma se una visita può essere messa in programma nei prossimi giorni, soprattutto per famiglie con bimbi curiosi, è certo quella che li porterà a scoprire un piccolo gioiello di Toscana con i nani e i giganti della Biennale da inseguire come in una sorprendente caccia al tesoro… di carta.

Gianni Micheli

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