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Attualità martedì 09 marzo 2021 ore 09:53

Donne contro la pandemia

Alle donne delle associazioni santacrocesi un riconoscimento per l’impegno dimostrato nelle attività di volontariato durante l'emergenza Covid



SANTA CROCE SULL'ARNO — Nella Giornata internazionale della donna, Santa Croce sull’Arno ha celebrato l’impegno delle donne nel volontariato e nell’associazionismo durante l'emergenza sanitaria.

La sindaca Giulia Deidda e l’assessora alle pari opportunità Nada Braccini hanno consegnato alle donne delle associazioni santacrocesi un riconoscimento per l’impegno che hanno dimostrato nelle attività di volontariato durante la pandemia.

Non essendo possibili iniziative che prevedano la presenza di tutte le persone coinvolte, la consegna è stata fatta “a domicilio”. Ecco le associazioni che hanno costituito le tappe di questo tour: Associazione Arturo, Associazione Nazionale Carabinieri, Auser, Avis Santa Croce sull’Arno, Avis Staffoli, Caritas, Cossan, Cuoiopelli, Fratres, Gruppi Carnevaleschi: La Lupa, La Nuova Luna, Il Nuovo Astro, Gli Spensierati, Istituto Culturale Islamico, Lupi Pallavolo, Misericordia, Pubblica Assistenza.

“Sono state tante le donne che si sono date da fare fin dall’inizio di questa emergenza epidemiologica - spiega la sindaca Giulia Deidda - Abbiamo voluto costruire questa iniziativa in modo corale, collettivo, perché è stata fortissima questa presenza, e sarebbe stato impossibile premiare singole persone. 

L’iniziativa Otto donne per l’otto marzo, che ha caratterizzato questa ricorrenza negli anni scorsi riprenderà dal 2022. "Quest’anno  -  prosegue Deidda- ci è sembrato doveroso soffermarci su quanto accaduto in un periodo davvero straordinario. Alle associazioni consegniamo una targa che ha come destinatarie tutte le donne che ne fanno parte. Un segno che resterà nel tempo, un promemoria per il presente e per il futuro. Perché il punto, poi, è riflettere su una grande contraddizione che riguarda il gender gap nel mondo del lavoro: perché se a dicembre sono state 101mila persone a perdere il lavoro, le donne sono quasi il 100% di questa cifra? Questi sono dati Istat, facilmente rintracciabili con una ricerchina su google. Ignorarli o fingere che non siano importanti significa tornare indietro, e tanto, nel tempo. E noi invece abbiamo bisogno di fare tanti passi avanti”.

“Dopo un anno esatto dall’inizio della pandemia  - sottolinea Braccini- riflettere su quanto questa abbia pesato sulle donne è un imperativo morale per le Istituzioni. Chi si è occupato delle bambine e dei bambini che sono rimasti a casa? Chi ha sacrificato la propria carriera in questa emergenza? Si sa, una famiglia sceglie di proteggere i redditi più alti. E se i redditi più alti sono sempre nella maggior parte dei casi quelli degli uomini, è automatico che si facciano fare sacrifici alle mogli, alle madri, alle figlie, alle sorelle. Non è giusto. E non soltanto per una questione di principio ma anche perché poi le conseguenze di questa tendenza si traducono in una minore indipendenza economica da parte delle donne e quindi in una maggiore debolezza nelle situazioni di violenza domestica”.

In occasione dell’8 marzo, anche la biblioteca comunale Adrio Puccini ha allestito una vetrina speciale fatta di libri scritti da donne. È possibile consultare e prendere in prestito i libri negli orari di apertura della biblioteca.


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