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Politica lunedì 24 marzo 2014 ore 15:32

Tancredi: "Voglio chiarezza, sennò valuteremo altri progetti"

tancredi
Patrik Tancredi

Dopo la bocciatura del ricorso per irregolarità nelle primarie del Pd di S.Croce, parla il candidato renziano. "Mi sono fatto portavoce dei cittadini"



SANTA CROCE — “Il mio ricorso è apparso non corretto perché non ho notificato alle parti coinvolte le mie intenzioni, ma non si tratta di un errore bensì di una forma di delicatezza: ho preferito inviare la documentazione direttamente al collegio, invece di spedirla anche ai diretti interessati, per la complessità della vicenda. In questo modo ho tutelato il partito”. Commenta così Patrik Tancredi la decisione della commissione provinciale di garanzia che sabato 22 ha respinto il ricorso del candidato renziano alle primarie del Pd di Santa Croce


Tancredi, il 17 marzo ha segnalato presunte irregolarità verificatesi antecedentemente e durante lo svolgimento delle primarie, presentando documentazione scritta, audio e fotografica e richiedendo l'annullamento delle primarie che si sono svolte a Santa Croce sull'Arno il 9 marzo e l'espulsione dal partito dei soggetti coinvolti o quantomeno l'adozione di gravi misure sanzionatorie nei loro confronti. “Non sono io che ho dichiarato che ci sono stati comportamenti eticamente scorretti, sono stati i cittadini – continua Tancredi -. Io mi sono soltanto fatto portavoce di una segnalazione che mette in discussione la trasparenza dell’apparato politico. E infatti la commissione, che comunque ha dichiarato che non annullerà le primarie, e questo già lo sapevo, mi ha invitato a riformulare la segnalazione e poi valuterà se prendere provvedimenti verso i soggetti coinvolti o meno. Io non ho mai detto che, se non si annullava il risultato delle primarie lasciavo il partito; ho detto che, se non sarà fatta chiarezza io e il mio comitato, che continua a sostenermi con grande entusiasmo, ci sentiremo liberi di valutare altri progetti politici”.

Il partito democratico di Santa Croce mi ha invitato ad andare avanti per fare chiarezza, e così intendo fare. Questo, grazie anche ai membri del mio comitato, tutte persone che la politica la fanno per passione e se il nostro progetto, votato da 700 persone, non potesse realizzarsi all’interno del Pd, faremo altre valutazioni – ribadisce Tancredi -. A mio avviso, il partito ha il dovere di fare chiarezza, al di là del risultato delle primarie perché ne va della sua credibilità. La mia non è altro che una battaglia contro l’apparato, per chiedere chiarezza nella casa in cui abitiamo – conclude -. Il mio ruolo è quello di chi ama la legalità e proprio per questo mi sono fatto portavoce delle rimostranze avanzate da comuni cittadini: volutamente, nella mia segnalazione, non ho citato membri del mio comitato, anche se avrebbero voluto esserci. Più importante era dare voce a chi vuole la verità, per il bene di Santa Croce”. 


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