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lunedì 24 marzo 2025

LE PREGIATE PENNE — il Blog di Pierantonio Pardi

Pierantonio Pardi

Pierantonio Pardi ha insegnato letteratura italiana all’ITAS “ Santoni” di Pisa fino alla pensione. Il suo esordio narrativo è stato nel 1975 con il romanzo "Testimone il vino" , ristampato nel 2023 sempre dalla Felici Editore, nel 1983 esce "Bailamme" (ristampato nel 2022 con Porto Seguro editore). Negli anni seguenti ha pubblicato come coautore “Le vie del meraviglioso” (Loescher,1966), “Il filo d’Arianna (ETS, 1999) e da solo “Cicli e tricicli” (ETS 2002), “Graaande …prof (ETS, 2005) e “Il baffo e la bestia” (ETS 2021), "Erotiche alchimie" (ETS,2024) e "La disgrazia di chiamarsi Lulù" (Felici Editore, 2024). Ha curato l’antologia “Cento di questi sogni” (MdS, 2016) ed è direttore editoriale della collana di narrativa “Incipit” (ETS)

​La ragazza che sussurra ai vampiri

di Pierantonio Pardi - domenica 02 marzo 2025 ore 08:00

Qualche anno fa, Serena, l’autrice di questo romanzo mi contattò per sottopormi un suo manoscritto, per una eventuale pubblicazione. Svolgevo allora l’attività di editor per la casa editrice ETS. Trovai quel testo interessante e originale, ma bisognoso di alcuni interventi sotto il profilo narratologico. Iniziai così un capillare lavoro di editing che sottoposi poi a Serena che recepì i miei consigli, intervenendo poi in modo appropriato sulle modifiche e integrazioni necessarie. E così nacque Sangue nero che, per logiche editoriali non trovò spazio in ETS, ma vide comunque la luce in selfpublishing (StreetLib Write).

La ragazza che sussurra ai vampiri , titolo che ho scelto per questo nuovo numero del mio blog è la parodia di un noto film L’uomo che sussurrava ai cavalli, ( diretto e interpretato da Robert Redford e tratto dall’omonimo romanzo di Nicholas Evans) , perché Serena è una studiosa di vampiri e vampirismo su cui ha svolto anche la sua tesi di laurea magistrale in Lingua e Letteratura italiana, dal titolo Il Vampiro nella Letteratura e nel Cinema europeo.

Il romanzo ha vinto un riconoscimento al Premio Letterario Città di Fucecchio, nel dicembre 2011.

E comunque, nonostante la sua passione per i vampiri, Serena non esce di notte a succhiare il sangue dei suoi concittadini, ma insegna lettere negli Istituti Secondari di II Grado. Questo non è il suo primo romanzo. Il precedente La casa dei girasoli è stato pubblicato dalla casa editrice Ibiskos Ulivieri di Empoli.

Ed ecco, come di consueto, il plot del romanzo

Il romanzo, ambientato nel 1862, nel paese immaginario di Erinni, narra la storia di Agata, una giovane ragazza che vive nella villa di un Barone dove svolge il lavoro di domestica. E’ rimasta orfana ed ha due fratelli gemelli, Marco e Alberto. Un giorno, leggendo un diario della madre, scopre l’esistenza del paese di Erinni e decide di andarci. Giunta lì, trova lavoro come sarta presso una donna anziana di nome Berta e stringe amicizia con Marta, una giovane aiutante di Berta. Il paese di Erinni è sotto la giurisdizione della nobile famiglia dei Vlapesi, di origini slave.

Il conte Francesco è il capo assoluto della comunità e la maga Melania è la sua assistente e consigliera. Un giorno Francesco vede riflessa nel pentolone magico di Melania, l’immagine di Agata e da lì scatta il suo desiderio di vendetta. Infatti Agata è la figlia di Emilia, una donna che era al servizio di suo padre Edmondo che per lei aveva perso la testa, senza essere contraccambiato. Quel rifiuto portò Edmondo ad una profonda depressione che lo spinse quasi sull’orlo del suicidio. Ecco quindi che Francesco decide di uccidere Agata.

Riuscirà a farla prigioniera nelle segrete del castello. Francesco, in realtà, è un vampiro ed è a capo di un esercito di vampiri suoi servitori. E’ un uomo molto bello e corteggiato da molte donne, tra cui Olivia Alcesti, sua promessa sposa (che lui però non ama). Col passare del tempo Francesco comincia a provare una forte attrazione per Agata e rimanda di giorno in giorno il suo progetto di ucciderla. Anche Agata, col tempo, inizia a provare qualcosa. Nel frattempo sulla scena fanno la loro comparsa altri personaggi Elisabetta, la cugina di Francesco, Ugo, il suo amico più caro, Arabella la zia etc.... Nel frattempo Francesco e Agata sono diventati amanti ma Elisabetta, invidiosa, si reca dalla strega Melania e la induce a fare un incantesimo A Francesco facendolo ritornare Cattivo.

Francesco ritorna cattivo e vuole uccidere Agata, ma la ragazza fugge e si rifugia a casa di Berta e poi dal Pievano. A questo punto ad Agata viene in mente una fiaba che aveva letto in una raccolta dal titolo “Le fiabe della buonanotte”; una in particolare, dal titolo “Ermione e il mondo di sotto” contiene un sacco di indizi e svela qual è il segreto per liberare Francesco dall’incantesimo malvagio. (Basterà riuscire a dirgli “Ti amo”). La caccia continua e alla fine Francesco e Melania catturano Agata che però riesce a formulare la frase fatidica: Melania si polverizza, ma Francesco muore. Un po’ di tempo dopo, Agata, che ormai vive nel castello di Ugo (un cugino di Francesco) e di Elisabetta (moglie di Ugo) va su una spiaggia e vede un giovane di spalle ...

E qui mi fermo, per non svelarvi il finale.

Il romanzo ha la struttura narrativa di una “fiaba gotica”. Numerosi sono i riferimenti alle fiabe: da Cenerentola, alla Bella addormentata (Marta che si punge all’arcolaio), alla strega cattiva (che nel romanzo è Melania che usa il pentolone magico come lo specchio della matrigna di Biancaneve) ; al romanzo nero di Walpole (il castello di Otranto) ma Francesco ricorda anche l’Innominato dei P.S. che si redime e salva Lucia, e anche il perfido cavalier templare Brian De Bois Guilbert che tiene segregata in un suo castello la bella Rebecca nel romanzo “Ivanhoe” di Walter Scott. Ha le caratteristiche di una storia magica dove, alla fine, prevale l’amore che redime il cattivo di turno, un vampiro che, come da copione, si innamora. Ma il romanzo presenta anche una variegata galleria di personaggi che riflettono in modo attento e critico da una parte un microcosmo aristocratico (Francesco e la sua corte) dall’altra il mondo della povera gente, ignorante e superstiziosa, ma anche disposta a grandi sacrifici. Bella poi la metafora del mondo di sopra e di quello di sotto che alla fine si capovolge e torna alla luce, perché, grazie ad Agata e ad alcuni interventi magici il male alla fine è stato sconfitto.

Notevoli anche le descrizioni e gli elementi di suspense.

Riporto qui sotto un brano del romanzo, tratto dal capitolo Paura per offrire un esempio della scrittura di Serena:

Agata si svestì con calma e indossò la camicia da notte, sciolse e pettinò con cura i capelli di fronte allo specchio. Stava per coricarsi, quando sentì un rumore provenire dal piano di sotto, dalla cucina. Scese dal letto, si legò i capelli frettolosamente e impugnò un bastone di legno che teneva sempre vicino alla scrivania. Sapeva che, se fosse entrato un ladro, un bastone di legno nelle mani di una giovane inesperta nella lotta, era pressoché inutile. Si sentì cedere le gambe e bisbigliò: “Non vi azzardate ad abbandonarmi proprio ora, muovetevi, invece di stare impalate e tremolanti”. Non era il momento di tremare di paura, doveva essere pronta ad un possibile attacco (…) Se la morte era dietro l’angolo allora doveva sfidarla. Che la caricasse sul carro infernale, lei era lì ad aspettarla. Il cuore sembrò fermarsi, quando scese l’ultimo gradino delle ripide scale che portavano di sotto.

E ancora, nel capitolo Faccia a faccia, ecco come viene descritto l’incontro con il conte:

Si svegliò di soprassalto. Qualcuno l’aveva scossa. Il conte era piazzato di fronte a lei e la guardava divertito.

“Parlavate in sogno, eravate piuttosto bella” disse il conte. La morte le sorrideva a trentacinque denti. Agata si alzò dal letto, aveva il fiato corto e le gambe tremavano. Si domandò come facesse ad essere allegro un assassino. (…)

“ Perché non mi avete ancora uccisa?” chiese. Rabbrividì e si pentì di averglielo chiesto. Il conte sapeva che doveva ucciderla. (…)

“Oggi ve lo scordate. Non ho voglia di macchiarmi le mani con voi. Sono venuto a farvi una visitina, non siete contenta di vedermi? “ disse il conte.

In un susseguirsi di colpi di scena Serena riesce ad immergerci in un’atmosfera di paura e di suspense, dove i personaggi subiscono delle metamorfosi imprevedibili e l’alternarsi ondivago di sentimenti contrapposti (odio/amore) diventa la cornice naturale delle loro azioni. Mischiando abilmente analessi e prolessi, l’autrice tiene il lettore con il fiato sospeso fino all’ultimo e questo, per una giovane epigona di Bram Stoker è un ottimo risultato.

Non sono molti i giovani scrittori che si sono cimentati, almeno in Italia, con storie di vampiri.

E ora per gli appassionati del genere, offro, visto che anch’io sono un cultore di questa materia, un breve riepilogo di romanzi e film sulla leggendaria figura di Dracula.

Romanzi

Il Vampiro di John Polidori (1819)

(Polidori, medico personale di Byron elaborò il romanzo in una notte passata a Villa Diodati presso il lago di Ginevra in Svizzera, in compagnia di Byron, Shelley, Mary Shelley. In quella notte Mary Shelley scrisse “Frankestein”. Polidori modellò il suo vampiro sul modello byroniano dell’eroe tenebroso e maledetto e lo chiamò Lord Ruthven , evitando il personaggio crudele e sanguinario della tradizione popolare)

Varney il vampiro di Thomas Prest (1845)

Carmilla di Sheridan Le Fanu (1872)

Dracula di Bram Stoker (1897)

Film

Nosferatu (1922) di Friedrich Murnau

Dracula (1931) di Bela Lugosi

Dracula il vampiro (1958) di Terence Fisher con Cristopher Lee

Il Conte Dracula (1970) Cristopher Lee

Nosferatu – Il principe della notte (1979) di Werner Herzog (Klaus Kinski è Nosferatu)

Dracula (1992) di F.F. Coppola (Gary Holman è Dracula / Keanu Reeves è Jonathan Harker / Winona Ryder è Mina Murray / Antony Hopkins è Van Helsing)

Twilight (2005) (saga) dai romanzi di Stephenie Meyer ( storia di Bella Swan ed Edward Cullen, vampiro vegetariano perché beve sangue animale

Pierantonio Pardi

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