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Attualità venerdì 24 ottobre 2025 ore 16:24

Stop alla guerra, dal Comune alle scuole

Insieme alle cooperative sociali Arnera e il Simbolo si parla di conflitto e bambini. Frosini, "Stop a guerra e genocidio palestinese"



MONTOPOLI IN VAL D'ARNO — Ogni guerra è una guerra contro i bambini e le bambine, per questo l'amministrazione comunale di Montopoli in Val d'Arno, insieme alle cooperative sociali Arnera e Il Simbolo che gestiscono i nidi d'infanzia comunali, ha aderito all'appello Stop alla guerra del Gruppo Nazionale Nidi e Scuole d'infanzia. 

"Insieme alla dottoressa Barbara Frosini, coordinatrice pedagogica per il nostro Comune, - spiega l'assessora alla scuola Kendra Fiumanò – abbiamo coinvolto i nostri nidi in questa mobilitazione contro le guerre. Il motivo è semplice: ogni guerra è una guerra contro i bambini e le bambine. Perché con la guerra chi è più vulnerabile lo diventa maggiormente. Si accentua l'invisibilità di chi non può reagire, di chi è più inerme; non esiste più il diritto alla protezione. Per questo abbiamo affisso all'ingresso dei servizi e delle scuole uno striscione "Noi siamo con le bambine ed i bambini. STOP alla guerra" e stop al genocidio del popolo palestinese, aggiungo".

Nel 2024, secondo Save the Children, sono stati documentati 31.721 crimini contro i bambini in zone di conflitto, con una media di 86 al giorno, un dato che si riflette nella gravità della situazione nel 2025.

"Non si può rimanere in silenzio – aggiunge Barbara Frosini -. Chi come noi svolge la professione di pedagogista in molti servizi educativi ha il dovere di non voltarsi dall'altra parte. Il 20 novembre si celebrerà il 36° anniversario della giornata internazionale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, il nostro paese ha ratificato questo documento nel 1991 e l'ha riverberato nei testi normativi per l'infanzia. Esiste un'infanzia differente da dove abitiamo? E se lo è ha meno diritti?Bisogna riportare al centro dell'interesse pubblico il valore della persona, ripartire dall'infanzia significa dare un senso umano al nostro essere nel mondo non solo adesso, qui ed ora, ma anche in divenire". 


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