Attualità giovedì 10 ottobre 2024 ore 16:06
Moda, convegno di FdI per far fronte alla crisi

La politica per unire l'economia nel territorio, una possibile soluzione. Mini, ‘Serve forte collaborazione tra la politica e le imprese"
CASTELFRANCO DI SOTTO — Crisi del conciario, garanzie sul lavoro e incentivi agli imprenditori. Sono questi i temi su cui si rifletterà durante il convegno organizzato da Fratelli d'Italia a Castelfranco di Sotto venerdì 11 Ottobre alle 18 al teatro della Compagnia.
Interverranno il sindaco di Castelfranco Fabio Mini, il vicesindaco di Santa Croce sull'Arno Sonia Boldrini, il vicesindaco di Santa Maria a Monte Maurizio Lucchesi e il consigliere regionale Diego Petrucci. Sarà presente anche l'eurodeputato Francesco Torselli che porterà al dibattito il suo punto di vista in un'ottica comunitaria.
"Siamo convinti che la politica debba fare la propria parte nel sostenere il territorio. - ha dichiarato Fabio Mini - Noi sindaci abbiamo partecipato a Linea Pelle per comprendere meglio la situazione e cercare di creare un ponte tra gli imprenditori e il Ministero del Made in Italy. La salvezza economica del distretto passa dalla capacità imprenditoriale di rilanciare questo settore, e noi amministratori, nei limiti del possibile, dobbiamo essere interlocutori positivi del mondo economico,".
L'eurodeputato Torselli, alla vigilia del convegno, ha voluto sottolineare e ringraziare la volontà di organizzare uno spazio di discussione comune. Ribadendo l'importanza del settore conciario toscano.
"A fronte della crisi che sta colpendo il settore moda toscano, in particolare il comparto conciario e calzaturiero, voglio ringraziare i promotori per aver creato questo spazio di confronto su un tema che ha un impatto cruciale sull’economia della nostra Regione - ha dichiarato l'eurodeputato Francesco Torselli - Anche l'Europa, fino ad oggi, ha contribuito negativamente a minare il futuro del nostro distretto includendo le materie prime utilizzate dalle nostre aziende nel Regolamento sulla deforestazione. La pelle lavorata dalle nostre concerie ha una caratteristica unica: è tecnicamente uno scarto del mercato globale della carne, che altrimenti verrebbe smaltito come rifiuto, destinato alla distruzione. Questo dimostra quanto sia impossibile tracciare l'origine della pelle, come invece richiesto dal regolamento europeo".
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