Politica lunedì 09 settembre 2024 ore 19:30
Chiusura ex convento, "Famiglie a disagio"
Gruppo di minoranza "Castelfranco Unita" ha dichiarato insensata e inadeguata la decisione di chiusura dell'ex convento di San Matteo
CASTELFRANCO DI SOTTO — Il Gruppo Consiliare Minoranza “Castelfranco Unita” ha commentato la decisione del sindaco Mini di chiudere per problemi strutturali e di sicurezza l’ex convento di San Matteo, utilizzato da sempre come sede della scuola paritaria privata Giovanni XXIII.
Mini ha dichiarato che la decisione di chiusura dell’immobile, afferma il gruppo di minoranza, è stata presa per responsabilità della precedente amministrazione che ha omesso il pericolo già esistente.
“Quelle del sindaco Mini e dell’assessore Sgueo sono affermazioni gravi che rispediamo al mittente nella maniera più assoluta rassicurando allo stesso tempo tutti i genitori che avevano i propri figli all’interno della struttura”.
Inoltre, il gruppo di minoranza ha sottolineato la tempestività con cui è stata presa la decisione e l’immediata chiusura, senza presentare ordinanze o provvedimenti.
“Perché all’improvviso l’intero immobile è diventato inagibile visto che fino alla fine di Luglio 2024 si sono regolarmente svolte attività didattiche e centri estivi della scuola dell’infanzia privata all’interno di quella struttura? Se, come parrebbe visto che fino ad ora nessun atto è stato reso pubblico, sarebbe stata dichiarata inagibile dall’ufficio tecnico solo una parte dell’immobile dove i bambini non sono presenti e non svolgono nessuna attività né al primo piano né al piano terra, perché si è voluto chiudere tutto l’immobile e trasferire in fretta e furia la scuola con gravi disagi per tutti? Ci sembra che questa forzatura, giustificata, come ormai è consuetudine del sindaco Mini, su responsabilità precedenti, sia stata fatta per soddisfare ben altre richieste e con scopi squisitamente opportunistici”.
Infine, Ilaria Duranti, consigliere comunale del gruppo di opposizione Castelfranco Unita, ha commentato la scelta di trasferire gli alunni nei locali di Villa Cavallini, considerati dal gruppo di minoranza inadatti e senza spazi esterni adeguati.
“Si tratta di locali posti al primo piano sprovvisti di spazi esterni data la concomitanza dei lavori, a ridosso del cantiere edile Pnrr in corso per l’ampliamento del Nido, sopra le cucine della mensa comunale e in spazi ristretti per ospitare due sezioni di scuola materna”.
“L’unica cosa che sembra certa è che non vi sia stato un adeguato confronto con nessuno fra quanti coinvolti in questo trasferimento. Diverse famiglie hanno espresso il proprio disagio, la pessima gestione della chiusura e del trasferimento che sembra avvenga senza una completa preventiva informazione. - ha concluso Duranti - Altre famiglie hanno già rinunciato all’iscrizione. Spostare due sezioni di scuola materna in spazi ristretti con un solo bagno, davanti a un cantiere e senza condivisione delle precauzioni di sicurezza è follia”.
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI