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Politica lunedì 06 gennaio 2014 ore 15:00

Turismo al top, Gozzini: "Il segreto? Più eventi purché la qualità resti elevata"

​A San Miniato i turisti aumentano, al contrario di quanto accade nel resto della nostra provincia



SAN MINIATO — A dirlo sono i dati emersi da una ricerca condotta dalla Confcommercio di Pisa che assegna alla città del tartufo un incremento di presenze totali del +14,3 per cento, mentre per quanto riguarda l’affluenza di visitatori stranieri, ci si attesta su un +14,7 per cento. I dati fanno riferimento ad un confronto tra il periodo gennaio-agosto 2013 con lo stesso periodo del 2012. Ma qual è la ricetta di un comune che sta andando in controtendenza? Ne abbiamo parlato con l’assessore al turismo di San Miniato, Giacomo Gozzini.

“Essere in una fase di crescita, considerato il momento economicamente non favorevole, non è cosa scontata. E’ indubbio, però, che in questi cinque anni l’amministrazione abbia cercato di incrementare l’affluenza di turisti nel nostro territorio, e lo abbiamo fatto aumentando la qualità e la quantità di eventi che proponiamo”.

Può farcene qualche esempio?

“Comincerei dalla mostra del tartufo che va in scena a novembre: non solo l’abbiamo confermata, ma l’abbiamo addirittura arricchita con eventi collaterali, come il master del tartufo. Si tratta di un’iniziativa che si spalma su tutto l’anno e che vede nel periodo novembre-dicembre il momento clou con il corso di formazione per studenti degli istituti alberghieri, con ospiti quali il famoso chef Italo Bassi e il noto giornalista enogastronomico Ernesto Gentili. Poi penso al “Francigena Melody Road” che ha portato a San Miniato artisti del calibro di Giovanni Allevi, Nicola Piovani e Giorgio Panariello. Grande successo ha riscosso la ‘Notte nera’, con una serata estiva dedicata al tartufo che nel 2012 si è svolta a giugno, mentre nel 2013 a luglio. E poi penso al rilancio del ‘Palio di San Rocco’, manifestazione importante che si va a collocare a ferragosto, momento in cui, dopo il pienone di luglio, il nostro calendario rischiava di rimanere sguarnito”.

Ma oltre al tartufo, esiste un altro prodotto locale al quale avete destinato una manifestazione a parte proprio nel 2013...

“Esatto, si tratta della prima rassegna nazionale dei salumi di sangue denominata ‘Sangue blu’, che si è svolta a San Miniato il 19 e 20 ottobre 2013, riscuotendo un successo incredibile. Si tratta di un appuntamento che ci consente di esaltare questa produzione tipica del nostro territorio”.

In apertura del nuovo anno e in vista delle amministrative che oramai sono alle porte, in questi ultimi mesi del suo mandato intende proseguire con il ricco calendario delle attività?

“Assolutamente sì. L’intenzione, compatibilmente con le nostre risorse, è quella di portare avanti la quantità degli eventi proposti negli anni scorsi, magari ampliandola, garantendo però quella qualità elevata che ci ha contraddistinto”.

Alcuni operatori turistici del territorio hanno sollevato una polemica su Facebook relativa al fatto che San Miniato dovrebbe essere maggiormente segnalata. Secondo loro il vostro territorio rischia di restare in ombra, dato che rimane tra due luoghi d’eccellenza per attrazioni turistiche, quali Pisa e Firenze. Lei che cosa ne pensa?

“Il nostro territorio si inserisce in contesto, quale il Comprensorio, che non fa parte di itinerari turistici, come invece possono essere zone quali la Versilia, la Maremma oppure la Valdorcia. Tuttavia, abbiamo aspetti di forte attrattiva turistica, basti pensare alla via Francigena o all’antica torre, senza considerare l’eccellenza dei nostri prodotti tipici. Credo che sia importante, quindi, sfruttare la nostra posizione baricentrica e, proprio per fare questo, ci siamo impegnati ad allestire cartelli lungo la Fi-Pi-Li con su scritto ‘Città di San Miniato’. L’intento era quello di porre l’accento su nostro territorio, invogliando chi transita da o verso Firenze e Pisa, a fare una sosta (più o meno lunga) sulle nostre colline. Raccolgo comunque volentieri questo spunto di riflessione lanciato dagli operatori, perché credo ci sia sempre l’occasione di migliorarsi, ne discuterò con loro quando ci incontreremo”.

Prevede di avere incontri con gli operatori da qui a fine mandato?

“Certo, anche più di uno. Voglio fare con loro il punto su questi cinque anni insieme, e voglio ascoltare le loro eventuali idee o proposte per fare meglio. L’amministrazione ha scommesso molto sul turismo come risorsa, scegliendo anche di non applicare la tassa di soggiorno, ad esempio. Negli anni ci siamo resi conto che la ricettività sul territorio è cresciuta e che progetti come quello appena avviato sulla via Francigena possono davvero essere aspetti su cui scommettere per il nostro futuro. E noi vogliamo farlo”.


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