Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 18:00 METEO:SAN MINIATO16°29°  QuiNews.net
Qui News cuoio, Cronaca, Sport, Notizie Locali cuoio
giovedì 29 maggio 2025
Tutti i titoli:
corriere tv
Martina Carbonaro, l'ultimo video con l'ex fidanzato Alessio Tucci: ecco il filmato che incastra il 19enne
Martina Carbonaro, l'ultimo video con l'ex fidanzato Alessio Tucci: ecco il filmato che incastra il 19enne

Attualità mercoledì 02 giugno 2021 ore 08:30

"La migrazione è un processo irreversibile"

Don Andrea Cristiani
Don Andrea Cristiani

La riflessione di don Andrea Cristiani, fondatore di Shalom, sul fenomeno delle migrazioni e sul tema dell'accoglienza al giorno d'oggi



SAN MINIATO — "L’uomo ha da sempre migrato, anche prima di essere homo erectus. Chi si stupisce dei flussi migratori non ha ancora aggiunto al suo essere l'anello dell'homo sapiens, è ancora involuto".  Lo scrive don Andrea Cristiani, fondatore di Shalom, in una riflessione sul fenomeno delle migrazioni.

"La ricerca dei diritti fondamentali per la vita - scrive Cristiani- è sacrosanto per ogni essere umano. La prima cosa dunque è rimediare alle macroscopiche cause che determinano la necessità di migrare. Purtroppo, però, di un piano finanziario globale per sollevare i paesi in via di sviluppo non se ne sente parlare".

Il fondatore di Shalom analizza il tema dell'accoglienza sotto due aspetti: come "Inderogabile dovere umano sancito da tutte le costituzioni europee" e come opportunità. 

"I mutamenti in atto - scrive don Cristiani- sono inesorabili, è un processo al quale dovremo abituarci sapendo anche scoprirne i vantaggi. La varietà delle persone ci mostra il mondo in casa, il confronto con le altre culture e religioni aumenta il bagaglio talvolta scarso delle nostre conoscenze e apre ad orizzonti ampi il nostro pensare". 

Il parroco guarda all'Italia del futuro come a "Una scuola permanente di formazione alla mondialità con percorsi alle attitudini professionali e culturali". 

"Quante persone potremmo occupare in questi progetti educativi? L'Italia - riflette don Cristiani- finalmente potrebbe riscoprire la sua vocazione educatrice e i giovani, una volta formati, potrebbero rientrare nei loro paesi per favorire sviluppo o andare ad occupare posti di lavoro che nel futuro saranno sempre più richiesti. Il crollo demografico parla chiaro. Prima operazione da fare: togliere dall'accattonaggio, peraltro proibito per legge, questi poveri disperati. Impegnare istituzioni e associazioni in programmi personalizzati per ristabilire il rispetto delle leggi, dei diritti e dei doveri".


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
L'articolo di ieri più letto
Si chiama Hooly ed è in grado di riconoscere automaticamente il tipo di rifiuto gettato al suo interno. Quando la tecnologia comunica con l’ambiente
Offerte lavoro Toscana Programmazione Cinema Farmacie di turno

Qui Blog di Pierantonio Pardi

QUI Condoglianze



Ultimi articoli Vedi tutti

Attualità

Sport

Attualità

Cultura