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Attualità mercoledì 02 giugno 2021 ore 08:30

"La migrazione è un processo irreversibile"

Don Andrea Cristiani
Don Andrea Cristiani

La riflessione di don Andrea Cristiani, fondatore di Shalom, sul fenomeno delle migrazioni e sul tema dell'accoglienza al giorno d'oggi



SAN MINIATO — "L’uomo ha da sempre migrato, anche prima di essere homo erectus. Chi si stupisce dei flussi migratori non ha ancora aggiunto al suo essere l'anello dell'homo sapiens, è ancora involuto".  Lo scrive don Andrea Cristiani, fondatore di Shalom, in una riflessione sul fenomeno delle migrazioni.

"La ricerca dei diritti fondamentali per la vita - scrive Cristiani- è sacrosanto per ogni essere umano. La prima cosa dunque è rimediare alle macroscopiche cause che determinano la necessità di migrare. Purtroppo, però, di un piano finanziario globale per sollevare i paesi in via di sviluppo non se ne sente parlare".

Il fondatore di Shalom analizza il tema dell'accoglienza sotto due aspetti: come "Inderogabile dovere umano sancito da tutte le costituzioni europee" e come opportunità. 

"I mutamenti in atto - scrive don Cristiani- sono inesorabili, è un processo al quale dovremo abituarci sapendo anche scoprirne i vantaggi. La varietà delle persone ci mostra il mondo in casa, il confronto con le altre culture e religioni aumenta il bagaglio talvolta scarso delle nostre conoscenze e apre ad orizzonti ampi il nostro pensare". 

Il parroco guarda all'Italia del futuro come a "Una scuola permanente di formazione alla mondialità con percorsi alle attitudini professionali e culturali". 

"Quante persone potremmo occupare in questi progetti educativi? L'Italia - riflette don Cristiani- finalmente potrebbe riscoprire la sua vocazione educatrice e i giovani, una volta formati, potrebbero rientrare nei loro paesi per favorire sviluppo o andare ad occupare posti di lavoro che nel futuro saranno sempre più richiesti. Il crollo demografico parla chiaro. Prima operazione da fare: togliere dall'accattonaggio, peraltro proibito per legge, questi poveri disperati. Impegnare istituzioni e associazioni in programmi personalizzati per ristabilire il rispetto delle leggi, dei diritti e dei doveri".


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