Attualità giovedì 17 marzo 2022 ore 10:04
A caccia di tartufo bianco a San Giuliano Terme
Il tartufo non si trova soltanto a San Miniato, Palaia o Volterra. Autorizzata dal Comune, per 3 ettari di terreno, la prima zona tartufigena privata
SAN GIULIANO TERME — Il Comune di San Giuliano Terme ha rilasciato l'autorizzazione numero 1 per l'istituzione di una zona tartufigena nel territorio comunale. "Congratulazioni al nostro concittadino Giovanni Gambale per l'iniziativa - ha commentato il sindaco Sergio Di Maio -. Giovanni è un tartufaio storico di San Giuliano Terme (assieme al figlio Giacomo) e con questo suo progetto inedito per il nostro comune ha rivalorizzato 3 ettari di terreno".
"In questo progetto - ha spiegato Gambale - c'è anche la possibilità di coinvolgere le scuole del territorio con attività ludico-didattiche. La zona tartufigena istituita nel territorio di San Giuliano Terme (tartufo bianco in particolare) sarà valorizzata anche dalla futura piantumazione di 700 piante di pioppo, che sono facilmente micorizzate dai tartufi. Ricordo che la cerca e la cavatura del tartufo sono state decretate dall'Unesco patrimonio dell'umanità".
"Ringrazio quindi Giovanni Gambale - ha concluso il sindaco - per aver di fatto investito sul nostro territorio, valorizzandolo e aprendo anche alle scuole e ai giovani la possibilità di conoscere e approfondire un argomento affascinante come il tartufo".
"Nel nostro territorio sono presenti, pur se poco note, zone dove si raccoglie liberamente il tartufo destinato al consumo fresco - hanno spiegato dal servizio Ambiente del Comune -. Si tratta per lo più di aree occupate da pioppete. La raccolta dei tartufi è disciplinata dalla legge regionale 50/95 che all'articolo 3 dispone: la raccolta dei tartufi è libera nei boschi e nei terreni non coltivati, salvo che il Comune territorialmente competente non abbia rilasciato il riconoscimento del diritto di raccolta riservata, al conduttore di tartufaie coltivate e/o controllate. I tartufi destinati al consumo da freschi, devono appartenere ad uno dei seguenti generi e specie, rimanendo vietato il commercio di qualsiasi altro tipo:
- Tuber magnatum Picco (tartufo bianco);
- Tuber melanosporum Vitt. (tartufo nero pregiato);
- Tuber brumale var. moschatum De Ferry (tartufo moscato);
- Tuber aestivum Vitt. (tartufo d'estate o scorzone);
- Tuber uncinatum Chatin (tartufo uncinato);
- Tuber brumale Vitt (tartufo nero d'inverno o trifola nera);
- Tuber borchii Vitt. o Tuber albidium Picco (bianchetto o marzuolo);
- Tuber macrosporum Vitt. (tartufo nero liscio);
- Tuber mesentericum Vitt. (tartufo nero ordinario).
Con il rilascio del permesso a Gambale, il nostro Comune ha concesso per la prima volta a cittadini residenti il riconoscimento del diritto di raccolta riservata, dov'è presente una tartufaia naturale produttiva di tartufo bianco pregiato (Tuber magnatum Picco). Con questo provvedimento si amplia la gamma dei prodotti tipici offerti dal nostro territorio, con un prodotto di grande pregio".
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI