Magazzino in fiamme. "L'immobile non era agibile"

Il magazzino non sarebbe stato a norma, ma usato giornalmente come deposito. "Tagliati i fondi per la messa in sicurezza del magazzino"

MONTOPOLI VAL D'ARNO — Il magazzino comunale di Montopoli andato a fuoco verte in condizioni al limite, queste le preoccupazioni del gruppo misto di minoranza composto da Reali, Storti e Michelini.

Il magazzino è al centro di una nuova polemica politica a causa di gravi irregolarità strutturali e amministrative. Secondo una nota diffusa dai consiglieri del gruppo misto l'immobile risulterebbe non agibile per una serie di non conformità, tra cui la mancanza di pratiche civili e l'assenza della dichiarazione di fine lavori per vecchie ristrutturazioni. Queste anomalie avrebbero già impedito nel 2022 l'esecuzione di una ristrutturazione necessaria per la messa a norma dell'impianto elettrico e degli scarichi igienico-sanitari, che non sono allacciati alla fognatura. Nonostante un investimento previsto di 160.000 euro, e 2 anni di attesa per arrivare ai gionri nostri, i lavori non sono mai stati avviati.

La situazione si è ulteriormente complicata quando, in ottobre 2022, una richiesta di chiarimenti della minoranza è stata gestita in modo sommario dall'allora giunta, che ha rinviato tutte le decisioni al responsabile del settore tecnico. Tuttavia, come sottolineano i consiglieri, la responsabilità politica di prendere decisioni rilevanti non può essere delegata a un singolo ufficio. 25.000 euro erano stati inseriti nel bilancio previsionale, ma sono spariti senza alcuna spiegazione con l'arrivo della nuova amministrazione.

La preoccupazione principale ora riguarda la sicurezza dell'immobile, che sembra essere stato utilizzato nonostante la sua non agibilità certificata. Alcune associazioni avrebbero infatti utilizzato il magazzino come deposito, aggravando ulteriormente la situazione. A ciò si aggiunge il recente aumento dell'affitto di un altro magazzino in via della Distilleria, nonostante nel 2022 fosse stata dichiarata la necessità di recedere il contratto.

I consiglieri del gruppo misto chiedono chiarimenti urgenti: "Come mai, nell'ultimo bilancio di luglio 2024, sono stati eliminati i fondi per la messa in sicurezza del magazzino? - hanno dichiarato i consiglieri - E perché le loro richieste sono state ignorate dagli uffici comunali? Il gruppo misto promette di vigilare e agire per garantire il rispetto delle norme di sicurezza e trasparenza amministrativa, augurandosi che la giunta comunale affronti questi problemi al più presto".

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