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Politica mercoledì 15 gennaio 2014 ore 15:03

Comprensorio, il centrodestra dice no all'Unione. Ferraro: "E' la morte della democrazia"

Opposizioni unite per richiedere a gran voce un referendum consultivo sulla nascita del nuovo ente



SANTA CROCE — L'approvazione dell'Unione dei Comuni da parte del Pd desta non poche perplessità tra i partiti  del Centrodestra dei rispettivi comuni coinvolti, Santa Croce, S.Miniato e Castelfranco, che la ritengono "quasi clandestina". 

Questo è il concetto che i rappresentanti di Fi-Pdl del Comprensorio hanno ribadito durante la conferenza stampa di questa mattina avvenuta nella sede santacrocese. 

I gruppi consiliari hanno firmato una mozione che verrà presentata alle rispettive assemblee comunali, in cui viene legittimamente richiesto al sindaco un referendum consultivo per consentire ai cittadini di esprimere la propria opinione su tale questione, diritto che, tra l'altro, è previsto dallo statuto dei Comuni.
 
"Siamo contrari all'Unione dei Comuni - dice Letizia Quaglierini, capogruppo Pdl S.Croce - prima di tutto per la celerità con cui si vuole prendere questa decisione, e in secondo luogo perché non è altro che un'ulteriore sovrastruttura che implicherebbe maggiori spese sia fisiche che organiche".

Secondo il Pd, questa struttura non provocherà enormi cambiamenti alle funzioni dei Comuni.  Affermazione confutata dal centrodestra che si appella all'articolo 5 dello statuto delle Unioni, dove si dice che "all'Unione sarà affidato l'esercizio dell'Unione dei Comuni". Inoltre non viene garantita una presenza paritaria di tutte le forze politiche all'interno della giunta e ad ogni Comune avrà semplicemente una relazione annuale sul bilancio.

"L'Unione non è altro che una mini provincia, un ente di secondo livello - dice Roberto Ferraro, capogruppo del Pdl di San Miniato - che toglierà il principio di democrazia dei comuni". Secondo il centrodestra è una soluzione che non può essere applicata a tutti i comuni con la stessa modalità. "Il rischio che si corre è quello di un fallimento annunciato - dice Elisa  Bini, consigliere comunale Fi-PdL San Miniato - quantomeno doveva essere fatta un'analisi più approfondita sui costi e sui soggetti implicati."


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