Lavoro giovedì 23 gennaio 2014 ore 15:22
Accesso al credito: è boom di richieste

Sono state 194 le domande presentate dalla Confesercenti provinciale per 2 milioni di euro di finanziamento
REGIONE — In
ballo c'erano 5 milioni di euro che la Regione dava a tasso zero agli
imprenditori toscani: unica condizione è che le domande, con la richiesta di
finanziamento a Sviluppo Toscana spa, fossero inviate tramite le
associazioni di categoria ed in via telematica.
Il risultato è stato che nel
primo giorno utile (lunedì scorso) in pratica il plafond si esaurito con oltre
600 richieste da tutta la regione. Molto attiva la Confesercenti che,
attraverso le sue sedi provinciali, ha presentato 194 domande per un valore
complessivo di finanziamenti che ha sfiorato i 2 milioni di euro.
Il 35% di
queste domande (per un totale intorno ai 600mila euro) sono state inviate dalla
Confesercenti Toscana Nord, l'associazione che rappresenta le province di Pisa,
Lucca e Massa Carrara.
“Sono stati quasi 200 gli imprenditori del commercio e
del turismo che si sono rivolti alla nostra associazione per accedere al
finanziamento regionale a tasso zero – spiega il direttore Marco Sbrana - e
questo nonostante la mole di documenti da presentare. E' del tutto evidente che
siamo di fronte ad un periodo delicatissimo per le nostre categorie. Una crisi
che coinvolge soprattutto le piccole e medie imprese che hanno bisogno di
microcredito per andare avanti, trovando però sempre più difficoltà ad avere
risposte dal sistema bancario. Basta citare – aggiunge il direttore – i dati di
Banca d'Italia sui prestiti alle imprese. A novembre il calo tendenziale
risulta del 6,0%, in deciso aumento rispetto al meno 4,9% annuo del mese precedente".
A chiedere i finanziamenti (con un importo compreso tra i 5 e i 15 mila euro, a
tasso zero, con durata fino a 60 mesi) soprattutto piccoli commercianti alle
prese con problemi di liquidità. Spiega Francesco Biagioni, responsabile settore
credito di zona della Confesercenti Toscana Nord.
“Negli anni passati i
finanziamenti servivano per riqualificare le attività, adesso sono fondamentali
per la sopravvivenza. In molti hanno presentato domanda per avere denaro
liquido da utilizzare per pagare utenze, tributi locali, ma anche il
dipendente. Va detto – sottolinea Biagioni – che siamo di fronte ad
imprenditori sani, visti i paletti messi per l’accesso al finanziamento, che
pur in difficoltà dovuta alla mancanza di liquidità credono ancora nella loro attività.
E per questo vogliono andare avanti”.
La conclusione di Sbrana. “Nessuna
ripresa potrà consolidarsi se non riparte il credito alle imprese ed alle
famiglie. Chi ha voglia di fare e di continuare a rischiare, da solo non ce la
farà mai. Chiediamo quindi alla Regione Toscana, appena chiusa la fase delle
domande il rifinanziamento di questo strumento. Noi abbiamo un'altra
cinquantina di domande da inviare e lo faremo comunque. Ricordo che per
l’accoglimento il primo criterio è quello della data di consegna».
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