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Attualità venerdì 07 novembre 2014 ore 14:50

Fucecchio, polo di riferimento per l'autismo

Spinelli: "La casa di Ventignano è una struttura importante per il territorio della asl11 e dobbiamo lavorare affinché sia per tutte le età"



FUCECCHIO — Ventignano, polo per l'autismo per tutte le età. E’ l’auspicio del sindaco di Fucecchio Alessio Spinelli e della giunta comunale che nei giorni scorsi hanno visitato il centro per persone autistiche dell’Asl 11.

“L’esperienza della Casa di Ventignano – ha detto il sindaco – è un patrimonio che occorre tutelare e valorizzare. E questo è possibile farlo soltanto sviluppando investendo risorse e sviluppando nuovi progetti oltre a quelli già esistenti. A Ventignano ci sono le potenzialità per creare un polo per l’autismo per persone di tutte le età: c’è l’integrazione col territorio, ci sono i terreni e gli strumenti con i quali i ragazzi lavorano e coltivano gli ortaggi che poi vendono nei comuni della zona (Empoli, Vinci, Certaldo, Montelupo Fiorentino, Montaione, ecc.), c’è la stretta collaborazione tra Asl, associazione Casa di Ventignano e Cooperativa Sinergic@, e c’è un’esperienza di anni che, sommata all’unanime riconoscimento che questa struttura riceve, ci fa credere che uno sviluppo non solo sia possibile ma sia anche doveroso. Non è eccessivo dire che in Italia oramai Ventignano è sinonimo di presa in carico dell’autismo. All’interno della struttura non ci sono più soltanto ragazzi ma ci sono già 15 persone oltre i 18 anni. La Casa di Ventignano, nei comuni dell’Asl 11, svolge un ruolo di primaria importanza; è necessario che questo ruolo sia riconosciuto da tutti e che si facciano tutti gli sforzi possibili per crescere ulteriormente. Fucecchio ha tutte le carte in regola per essere il polo di riferimento per l’autismo.

Per questo motivo l'idea, (appresa dai giornali) di creare a Empoli un centro residenziale polivalente per tutte le disabilità (compreso l'autismo) con caratteristiche distanti anni luce dal modello di presa in carico che attualmente si svolge a Ventignano, dove oltre alla cura e all'abilitazione delle persone più giovani si pensa addirittura ad inclusione lavorativa degli adulti, modello che attualmente ha pochi uguali in Italia, ritengo che possa essere regressiva rispetto al percorso intrapreso. Percorso su cui peraltro la Regione Toscana ha dimostrato di credere avendo, di recente, finanziato ulteriormente il percorso lavorativo di queste persone. Creare un nuovo centro con percorsi alternativi, con il rischio di sottrarre risorse a Ventignano, mi pare un rischio da evitare assolutamente. Abbiamo un’eccellenza sul nostro territorio, rafforziamola, occupiamoci di autismo in tutte le età, evitiamo di correre il rischio di depotenziarla. Spero che su questo tema ci si possa confrontare rapidamente e in maniera chiara con tutti gli interessati”.


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