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Attualità mercoledì 31 agosto 2022 ore 19:00

Sopralluoghi Arpat sul canale collettore

Foto di: Arpat

L'agenzia regionale ha monitorato in due occasioni le acque del canale, segnalate per maleodoranze. Il nubifragio però potrebbe aver smosso il fondale



SANTA MARIA A MONTE — Quelle che erano state inizialmente segnalate come "acque reflue industriali" potrebbero essere soltanto i residui di melma risultante da degradazione organica della vegetazione.

Sotto la lente d'ingrandimento c'è il canale collettore di Ponticelli, a Santa Maria a Monte, dov'era stato denunciato uno sversamento, appunto, di acque reflue industriali. A tal proposito, il personale del dipartimento di Pisa di Arpat ha effettuato due sopralluoghi per valutare il corso d'acqua che scorre parallelo al canale Usciana.

"L’ipotesi più probabile - hanno spiegato da Arapet - secondo quanto rilevato durante i sopralluoghi, è che la causa della problematica segnalata sia stata l’evento meteorologico anomalo avvenuto il 18 Agosto, caratterizzato da forti piogge che hanno smosso il fondo del canale portando in superficie la melma risultante da degradazione organica della vegetazione in stato anossico, situazione che si verifica frequentemente in estate".

Nei due sopralluoghi, è stata effettuata una verifica ulteriore dello stato del canale a partire dalla sua origine a Santa Croce, e di tutti i fossi e canali che si immettono nel suo corso per completare l’indagine.

"I fossi risultavano praticamente asciutti e l’unico fosso con presenza di acque era il collettore che raccoglie prevalentemente acque di natura civile, sebbene in caso di piogge particolarmente intense il canale possa raccogliere anche le acque di dilavamento dei piazzali della zona industriale di Santa Croce - hanno aggiunto - nei pressi del ponte in località Ponticelli, erano visibili le acque del canale, che risultavano scarse e ferme ma non si avvertiva alcuna maleodoranza".

"Era evidente anche che nei canali era stato effettuato lo sfalcio della vegetazione vista la presenza di materiale vegetale sia sugli argini che sul fondo del letto dei canali - hanno concluso - ma non è stato possibile effettuare un campione in quanto la scarsa quantità di acqua presente e il fondo melmoso rendevano impossibile effettuare un prelievo significativo".


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