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Politica martedì 06 agosto 2024 ore 19:30

Rusconi, "Al Comune mancano 9 milioni di euro"

9 milioni di euro mancanti dalle casse del Comune di Santa Croce sull'Arno. Assessore Rusconi: "Necessario capire come sia potuto succedere"



SANTA CROCE SULL'ARNO — L’ assessore al Bilancio del Comune di Santa Croce sull’Arno Renato Rusconi, attraverso un controllo con lo scopo di constatare lo stato di salute finanziario del comune, si è imbattuto in un buco di 9 milioni di euro di crediti non riscossi.

Rusconi ha dichiarato che al momento del controllo è quasi impossibile capire in che modo siano stati accumulati crediti per una somma così importante, ma soprattutto è la loro mancata riscossione a essere un mistero su cui far luce.

“Le varie voci - ha dichiarato l’assessore al bilancio - che compongono questa cifra sono suddivise tra Irpef, Imu e Tari. In particolare 411 mila Euro di addizionale Irpef; 3 milioni e 790 mila Euro di Imu, 4 milioni e 676 mila Euro di Tari e infine 53 Mila 859 Euro di pubblicità. A queste per quanto riguarda i crediti non riscossi vanno aggiunte le multe e violazioni ai regolamenti comunali che valgono 1 milione e 310 mila Euro, 26 mila e 200 euro per il canone unico e 179 mila Euro di rette scolastiche”.

“Ora che abbiamo scoperto questi crediti però, bisogna attivarsi per cercare di riscuoterli. Su questo punto – continua Rusconi - la battaglia può essere vinta solo attraverso una concreta lotta all’evasione e appare non più accettabile ascoltare frasi del tipo 'manca il recupero coattivo'. Prima la colpa veniva data alla Sepi, società che tra le varie cose si occupa anche di esigere i crediti degli enti, ma al momento limitata per lo più all’invio delle raccomandate per non far scadere i termini di prescrizione. Escludendo Sepii però, si è riversata tale problematica su un ufficio tributi palesemente sotto organico che lavora in spazi ristretti e con una banca dati non collegata direttamente a quella dell’anagrafe”.

"Per risolvere il problema – ha concluso Rusconi - sarà necessario riportare all’esterno tutte quelle mansioni che gli uffici non riescono a smaltire, in specie il recupero coattivo, riorganizzare l’ufficio tributi e una volta fatto eventualmente riportare tutto all’interno dei nostri uffici.


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