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Cronaca domenica 25 aprile 2021 ore 17:30

Inchiesta Keu, "Forte preoccupazione"

La sede della Procura di Firenze

La esprime il Coordinamento “Liberi dai Fanghi” a seguito della recente inchiesta della Procura Distrettuale Antimafia di Firenze



SANTA CROCE SULL'ARNO — "Come già denunciavamo fin dai tempi dell’inchiesta “Demetra” è un dato di fatto ormai acquisito che la grande produzione di scarti della lavorazione di conceria spinge le aziende a tentare qualsiasi strada per uno smaltimento che sia economicamente più conveniente rispetto al loro corretto trattamento.

Tutto ciò con un sostanziale sistema di deroghe che va avanti da trent’anni, fino al tentativo di declassificazione recentemente votato dal Consiglio Regionale, con un emendamento ad una legge poi fortunatamente impugnata per incostituzionalità dal Consiglio dei Ministri davanti alla Corte Costituzionale."

Lo dice il Coordinamento "Liberi dai fanghi", un cartello di associazioni ( Eliantus, Orizzonte Comune, Le Fionde, Non più sola Pontedera, Legambiente VAldera, Libera, Slow Food Valdera, Tat Montefoscoli e Wwf ) in relazione all'inchiesta sulle presente irregolarità nel settore conciario.

"Giustamente i sindacati esprimono preoccupazione per il comparto e per le possibili ricadute occupazionali: non si tratta certo di una buona pubblicità per un distretto che esibiva patenti di economia circolare, con il depuratore più grande d’Europa, con Acquarno e Poteco a supporto delle filiere produttive. Invece ancora una volta la realtà si è rivelata molto diversa, tanto differente da rischiare di compromettere la credibilità delle imprese e il futuro di chi vi lavora all’interno. Perciò ci pare il momento di prendere il toro per le corna e cambiare modo di produzione, avviando veramente ogni fango di risulta al corretto trattamento, con un sistema di controlli degno di questo nome. Ne va del prestigio del comparto, ne va della tutela dei posti di lavoro, in un processo produttivo libero da ogni forma di malaffare"

"Dal punto di vista dell'occupazione è doveroso valutare il fatto che alcune grandi firme che hanno recentemente acquisito delle concerie possano trasferirsi altrove spaventate dal danno d'immagine che potrebbe derivare da questa vicenda", dicono ancora le associazioni.

"Siamo preoccupati per lo sversamento di inquinanti nel canale Usciana, nei terreni e sotto l’asfalto, per l’inquinamento delle falde con sostanze nocive e persistenti in zone così densamente popolate. Ci appelliamo ai sindaci di Santa Croce, di Fucecchio, di San Miniato, di Santa Maria a Monte, di Castelfranco di Sotto, nella loro veste di responsabili della salute pubblica, ci appelliamo alla Regione Toscana nell’estrema attenzione che deve rivolgere ai procedimenti autorizzativi, ci appelliamo alla coscienza e alla sensibilità dei protagonisti della produzione di un comparto così importante: la patente di eccellenza nella qualità si conquista sul campo, ed è la sola a tutela del lavoro e del suo sviluppo. Questa oggi la si ottiene con un ciclo pulito e controllato in tutti i passaggi."


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