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Attualità lunedì 16 novembre 2020 ore 10:28

Tartufi bianchi in zona rossa, la ricerca continua

L'Associazione Tartufai delle Colline Sanminiatesi apprezza l'Ordinanza 109 della Regione e auspica un prolungamento della stagione



SAN MINIATO — In relazione alle misure di contenimento del Covid 19 indicate nell’articolo 2 del DPCM 3 novembre 2020 a partire dal giorno 11 novembre, il Presidente della Giunta Regionale Toscana Eugenio Giani in data 13 novembre ha emesso l'Ordinanza n. 109 con la quale tra l'altro sono state precisate le possibilità di spostamento dei raccoglitori al di fuori del comune di residenza per lo svolgimento dell'attività di raccolta del tartufo.

Nella nota viene precisato che tali spostamenti sono consentiti esclusivamente nel caso di raccolta dei tartufi svolta a titolo professionale da coloro che:

a) sono in possesso del tesserino di raccoglitore ai sensi dell’articolo 11 della l.r. 50/1995;

b) sono in regola con il pagamento della tassa regionale;

c) sono titolari di P.IVA specifica o del versamento dell'F24 per sostituto di imposta entro i 7.000 euro;

- la raccolta dei tartufi a titolo amatoriale può essere effettuata esclusivamente nel comune di residenza.

In merito si è espressa l'Associazione Tartufai delle Colline Sanminiatesi, numericamente la più grande in Toscana e in Italia, attraverso il presidente Renato Battini.

“Ringraziamo la Regione Toscana - queste le parole di Battini -, in particolare il Presidente Eugenio Giani e l'Assessora all'Agricoltura e Foreste Stefania Saccardi, di avere accolto la richiesta di spostamento dei tartufai fuori del comune di residenza avanzata attraverso l'Unione Regionale delle Associazioni Tartufai Toscane URATT. Riteniamo che il provvedimento sia importante per sostenere nel complesso il sistema tartufo, già provato dall’annullamento di fiere ed eventi e con i ristoranti chiusi se non per l’asporto. Utile a consentire la carenza di rifornimento di prodotto, quindi impedire rialzi di prezzo e, come già abbiamo visto in questo tempo di pandemia, logiche che avvantaggiano i raccoglitori “furbi” rispetto alla stragrande maggioranza che rispetta le regole".

"Per quanto ci riguarda direttamente come associazione - ha aggiunto il presidente dei tartufai sanminiatesi - sarà possibile per gli associati la fruizione delle tartufaie in nostra gestione che si trovano nei comuni di San Miniato, Palaia, Castelfiorentino e Montaione, e non solo per i residenti; fruizione non solo per la raccolta ma anche per l'esecuzione degli interventi di miglioramento. A maggior ragione senza questa chiave interpretativa avremmo ulteriormente compromesso una stagione di raccolta non partita benissimo e che per normativa regionale chiude il 31 dicembre, viste le misure in vigore di contenimento della pandemia almeno fino al 3 dicembre prossimo. Questo impone anche una riflessione sul calendario di raccolta del tartufo bianco pregiato per il quale, insieme ad URATT, ci stiamo battendo ai fini di un prolungamento al mese di gennaio, da sancire nel contesto della prevista revisione della normativa regionale".

Infine una ultima osservazione positiva sul provvedimento, in un momento così cruciale della vita del nostro paese, in merito ai requisiti che devono essere posseduti dal tartufaio. Riteniamo vadano in direzione del contenimento del virus, che rappresenta un obiettivo primario, facendo in modo che restino nel proprio ambito comunale solo i cercatori da ritenere “hobbisti”, ovvero quelli che lo cercano per consumo familiare e che sulla carta rappresentano la stragrande maggioranza, tutelando allo stesso tempo quella parte di tartufai che si è regolarizzata dal punto di vista fiscale in funzione di incrementare il proprio reddito".


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