Politica giovedì 19 maggio 2022 ore 14:00
"Marconi e Ponte a Elsa, manca la programmazione"

Il gruppo CambiaMenti va all'attacco dell'amministrazione su edilizia scolastica e offerta didattica: "Preferisce rincorrere le emergenze"
SAN MINIATO — La sede del liceo "Marconi" alla Scala e il futuro dell'edilizia scolastica a Ponte a Elsa. Attorno a questi due temi gravita la presa di posizione del gruppo consiliare di opposizione CambiaMenti, che si esprime con la propria rappresentante in Consiglio comunale, Manola Guazzini.
"Da anni ci battiamo perché
venga ripresa in seria considerazione l'ipotesi del polo scolastico a
partire dal recupero dell'area della vecchia sede, dall'integrazione delle
strutture con quelle dell'istituto Cattaneo, in concomitanza con la messa in
sicurezza del versante nord della collina di San Miniato - ha detto in riferimento al liceo - la soluzione definitiva non può essere rinviata più di tanto, perché
il nuovo piano strutturale non potrà non contenerla".
"Abbiamo
di recente proposto anche il reperimento in edifici storici adiacenti di altri
spazi didattici utilizzabili dall'una o dall'altra delle due scuole, autonome a
seconda dell'andamento dei flussi delle iscrizioni, che sarà condizionato nei
prossimi anni anche dal calo demografico - ha proseguito - ma non
è solo su questo che vengono al pettine le debolezze della programmazione della rete
scolastica nel nostro Comune. Il sindaco, l'assessora regionale e la
consigliera provinciale sono andati in visita anche all'asilo nido di Roffia,
che è uno dei tre che dovranno compensare la perdita di 18 posti che deriverà,
almeno per il 2022/23, dalla chiusura per problemi strutturali, dell'asilo nido
di Ponte a Elsa".
"E
sempre a Ponte a Elsa quest'anno ci saranno difficoltà a formare le prime elementari, cosa
particolarmente inquietante perché avviene in coincidenza con la probabile
partenza effettiva dei lavori per i cantieri della nuova scuola - ha specificato Guazzini - ciò deriva dal rifiuto dell'amministrazione ad affrontare il nodo della programmazione
della scuola di base sul territorio puntando sullo sviluppo qualificato di
alcuni poli, sull'articolazione della loro offerta formativa e sul recupero di strutture scolastiche eventualmente dismesse a fini educativi
e sociali. Si preferisce, invece, rincorrere le emergenze".
"Infine, a una nostra interpellanza in cui chiedevamo di presentare entro fine Maggio un quadro delle situazioni
di criticità nel rapporto tra strutture e domanda per quanto riguarda primaria
e secondaria di primo grado, ci è stato riposto che ciò non era possibile - ha concluso - come se i dati sull'andamento demografico e sulle preiscrizioni non fossero disponibili,
e come se non fosse facile ipotizzare, in una fase di regressione della
pandemia, che sia possibile fare riferimento
alle norme dell'anno precedente. Insomma, se a Settembre ci sarà qualche
sorpresa, non si potrà dire che è piovuta dal cielo".
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI