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Politica venerdì 18 marzo 2022 ore 18:00

"Silenzio sul Keu da parte delle istituzioni"

Il palazzo comunale di San Miniato

La capogruppo di CambiaMenti Guazzini chiede impegni da parte della politica e di riformare il settore: "Prendiamo esempio dalla mozione di Pisa"



SAN MINIATO — "Se non lo facciamo noi, ci sembra proprio che nessun altro provochi discussioni su queste questioni nelle istituzioni locali del Valdarno Inferiore". Firmato Manola Guazzini, capogruppo di CambiaMenti che, in Consiglio comunale, ha sollevato la questione delle indagini in corso nel Valdarno.

"Notizie riportate dagli organi di informazione a Gennaio sugli ultimi sviluppi delle inchieste Blu mais e Keu hanno parlato, nel primo caso, del sequestro preventivo di beni, da parte della direzione distrettuale antimafia di Firenze, fino all’importo di oltre 3 milioni di euro; nel secondo del sequestro di beni per oltre 5 milioni di euro - ha spiegato Guazzini - ci è sembrato perciò necessario sollevare di nuovo la discussione su questi casi con un’interpellanza".

"Ci sembra urgente, d'intesa con gli altri Comuni del Comprensorio, iniziare un serio processo di valutazione del rapporto tra i poteri pubblici e il nostro sistema produttivo; questo per salvaguardare anche le imprese virtuose che devono competere con sistemi non concorrenziali - ha continuato - abbiamo chiesto, oltre a una presa di posizione sul silenzio delle istituzioni sugli aspetti di specifica competenza della politica, la promozione di un'iniziativa di livello nazionale per ridefinire le condizioni di compatibilità ambientale del settore conciario".

"Abbiamo inoltre proposto di far nostra la mozione approvata all'unanimità dal Consiglio comunale di Pisa per chiedere un vero e capillare sistema di monitoraggio ambientale - ha aggiunto - potenziando Arpat sul fronte del personale, delle risorse e della logistica anche laddove anni fa la rete fu depotenziata, a cominciare dal Comprensorio del Cuoio".

"L'amministrazione ha risposto negando il silenzio su queste vicende e riferendosi a iniziative istituzionali che, semmai, riguardano esclusivamente l'assessorato all'Ambiente della Regione, in contrasto, a quanto si apprende dai giornali, con l'orientamento della giunta - ha concluso - ha continuato a negare ogni esigenza di discontinuità sul terreno strategico del rapporto tra sviluppo e ambiente e della costruzione di un'autentica economia circolare. Sul resto se l'è cavata opponendo degli impegni assolutamente troppo generici per essere credibili alle nostre richieste di adeguamento dei regolamenti antimafia e della rete di monitoraggio ambientale".


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