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Attualità lunedì 12 ottobre 2015 ore 17:10

Sulla sanità il Valdarno deve restare unito

Il gruppo consiliare di maggioranza sottolinea in una nota la "proficua collaborazione con gli altri Comuni in ambito culturale, economico e sociale"



MONTOPOLI IN VALDARNO — Il gruppo Consiliare di maggioranza intende ribadire quanto, sia nel settore sanitario come in altri ambiti, culturali, economici, sociali, ma anche, ad esempio, quello del reperimento di fondi comunitari, in tutti questi anni "il nostro Comune abbia lavorato e proficuamente collaborato con gli altri comuni del Valdarno Inferiore".

"Questa collaborazione - sottolineano i consiglieri di maggioranza - ha senza dubbio contribuito, in un periodo di forte crisi economica come quella che stiamo vivendo, a garantire i servizi costituzionalmente riconosciuti ad ottimi livelli. Pensiamo ad esempio alla Società della Salute e al ruolo che svolge sul territorio. Questa constatazione, fondamentale e discriminante sulle scelte da compiere nella visione futura del nostro territorio, porta inevitabilmente a sperare che, nella scelta della futura USL di appartenenza, tutti e quattro i comuni parlino con una sola voce e rimangano uniti per continuare a rappresentare un'unità importante capace di attrarre servizi, infrastrutture e tutto ciò che consente lo sviluppo delle nostre città"

Al contempo è "evidente che il nostro Comune, come gli altri Comuni del Valdarno siano chiaramente legati all'area pisana. Basti banalmente pensare che siamo ancora oggi parte della provincia di Pisa e che, quindi, condividiamo con questo territorio tutti quei servizi sovra comunali di competenza delle Province stesse (le scuole, le strade, le politiche agricole solo per fare degli esempi) e quando le Province spariranno completamente parte delle loro funzioni verranno riassegnate ai comuni che ne fanno parte e che per questo ogni Comune diverrà amministratore di una parte che in origine era un unicum"

"E’ palese che Montopoli, al pari degli altri Comuni del comprensorio, sia legata all'area pisana a doppia mandata; questo è confermato dal fatto, ad esempio, che i servizi delegati alle ATO come la gestione dei rifiuti o quello idirico ci vedano collocati nell'area pisana.Questi esempi ci indicano come l'ipotesi di collocare il nostro comune e il nostro territorio nell'Area Centro, in quella che sarà la suddivisione delle Aree Vaste, così come indicata dal disegno di Legge Regionale di riordino della Sanità Toscana, CONTRADDICA il disegno complessivo che fino ad oggi ci ha visti collocati nell'area COSTIERA per tutti gli altri servizi sopra elencati; collocazione che ci pare naturale e diremmo fisiologica per il nostro territorio"

Per questo, "auspichiamo in primis che tutto il Valdarno Inferiore continui a rimanere UNITO ed in secondo luogo che ancora una volta si scelga di contribuire insieme alla crescita della Toscana e in particolare dell’area costiera così come finora è stato fatto. Ribadiamo infine, onde evitare qualsiasi tipo di strumentalizzazione politica, che l’oggetto della discussione non è la maggiore o minore vicinanza da un ospedale o da un altro. Argomento usato come spauracchio in varie occasioni; chi sbandiera questo argomento non sa che un cittadino è e sarà sempre libero di curarsi dove vuole. Qui si parla di intravedere e disegnare una parte importante del nostro territorio nei prossimi anni su un tema così importante come la sanità. Si parla di immaginare un'area capace di attrarre sempre maggiori investimenti sul territorio per garantire servizi efficienti alla popolazione. Si tratta, insomma, di impostare le basi per una nuova crescita andando a confrontarci sulla sanità con gli stessi interlocutori di cui discutiamo di Acquedotti, di gestione dei rifiuti, di sviluppo economico. Tale Impostazione che si deve fondare su elementi dati come sicuri, solidi e inconfutabili, nasce dalla necessità di mantenere unito il Comprensorio e parimenti di farlo nell'area costiera, da sempre nostro territorio di riferimento".


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