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Cultura martedì 24 dicembre 2024 ore 14:58

L'arte dei cantastorie arriva al teatro Terreni

La storia di Pinocchio narrata e interpretata da un'artista d'eccellenza: Alessandro Gigli è maestro del ritmo e dell'immersione teatrale



MONTOPOLI VAL D'ARNO — Ritmo e la capacità di affascinare narrando, uno spettacolo che farà entrare lo spettatore nel magico mondo della fiaba e del racconto. Una forma teatrale questa, nella quale Alessandro Gigli è divenuto maestro, sapendo coniugare i vari e differenti registri espressivi dalla drammatizzazione fino alla forma del ‘cuntu’. Sabato 28 dicembre il teatro monsignor Terreni di Capanne, a Montopoli in val d'Arno, ospiterà uno spettacolo di cantastorie che avrà come protagonista Pinocchio.

Solido e stralunato attore, grande affabulatore, capace di far apparire, per magia, le più incredibili visioni, fidando tutto sulla capacità evocativa della parola. Il telo attorno al quale ruota lo spettacolo è quello de “Le avventure di Pinocchio” da Collodi, un testo che Gigli conosce in ogni sua più piccola sfumatura e dettaglio (autore tra l’altro di altri spettacoli “Le paure di Pinocchio”, “La casa di Pinocchio”, “La fame di Pinocchio”). L’affabulazione è rotta dallo spazio di Mangiafuoco e dallo ‘spettacolo nello spettacolo’ che si farà in baracca, con una storia semplicissima di amori contesi, di lotte furibonde, sfide terribili, lieto fine. Una storia perfetta nel ritmo, nei tempi di apparizione/sparizione, nell'alternarsi di rincorse e bastonate, tutti elementi che sono poi l'essenza dei burattini in baracca.

Alessandro Gigli ha ottenuto il premio “Torototela” 2009 della Regione Piemonte: "Contastorie insuperabile, maestro nell’animazione di burattini e oggetti, dotato di una sensibilità e di un’intelligenza teatrale fuori dal comune, è capace di fare poesia affettando una cipolla, conquistando qualsiasi tipo di pubblico in qualsiasi circostanza. Uomo schivo e spigoloso fuori dalla scena, ha impresso la sua stessa vita nei quadri dei suoi cartelloni, confondendosi con i suoi indimenticabili e paradossali personaggi.”


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