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Politica lunedì 13 gennaio 2014 ore 10:59

Sel: "Siamo favorevoli all'Unione, così gli enti possono migliorare i servizi"

La messa in “comunione” di professionalità può aiutare a migliorare i livelli di qualità dei servizi per tutti i cittadini



SAN MINIATO —

E' il sunto di un comunicato di Sel dove il gruppo si dichiara in favore dell'Unione dei Comuni del Valdarno. "Ci sono delle politiche pubbliche che è necessario analizzare e programmare a livello più ampio di quello comunale - si legge nella nota -. Si tratta, per esempio, della programmazione in materia di ambiente, gestione del territorio, trasporto pubblico, scuola e sociale. Si può ancora pensare che il nostro Comune possa programmare, ad esempio, una politica scolastica e/o di formazione professionale scissa dal contesto del Comprensorio a cui apparteniamo? E ancora, si può continuare a pensare a un trasporto pubblico, che serva in maniera efficiente lavoratori e studenti, in un’ottica solo comunale non preoccupandoci che non esiste nessun tipo di collegamento con gli altri Comuni del nostro distretto?".

"Per dare risposte efficaci ed efficienti a queste e molte altre domande noi crediamo debba esserci una programmazione territoriale più ampia che coinvolga i Comuni del nostro Comprensorio - si legge ancora nella nota -. Le risorse economiche dei Comuni, sempre più scarse, corrono il rischio di mettere in difficoltà l’erogazione dei servizi o quanto meno di ridurne la qualità e quantità; le economie di scala che si possono fare unendo alcuni servizi possono permettere di mantenere il livello di erogazione e la qualità degli stessi".

"La messa in “comunione” di particolari professionalità sviluppatesi nei vari enti e che ne costituiscono eccellenza negli stessi, può aiutare a migliorare i livelli di qualità dei servizi per tutti i cittadini - prosegue -: da sempre abbiamo sostenuto che l’Unione dei Comuni deve nascere per migliorare in ciascuno degli enti coinvolti il servizio fornito ai cittadini; il motto deve essere l’Unione per l’eccellenza".

"Da subito siamo stati consapevoli dei rischi che la costituzione dell’Unione poteva comportare, per cui abbiamo lavorato e lottato perché nello statuto fossero previste tutte le clausole necessarie a dare piena autonomia ai consigli dei singoli enti circa le funzioni da attribuire all’Unione - contniua la nota -. Infatti ciascuna delle funzioni prevista per legge, potrà essere attribuita solo dopo la votazione dei singoli consigli che dovranno esprimersi in base a una valutazione strategica dei costi e dei benefici che tale funzione comporta".

"E’ vero, come è vero per ogni cosa, che all’interno dei consigli esistono delle maggioranze, elette dai cittadini, che assumeranno di volta in volta le decisioni, compreso il votare chi di loro andrà a far parte del consiglio dell’Unione. Ciascun Consigliere farà quello per cui è stato eletto - prosegue il comunicato di Sel -. Rispetto a questo e al gridare allo scandalo per il fatto che non sono rappresentate tutte le minoranze, vorremmo ricordare a coloro, che adesso gridano in difesa delle minoranze, che sono stati fra quelli che hanno approvato una legge che riduce il numero dei consiglieri comunali e che di fatto azzererà la presenza dei gruppi minoritari nei consigli: la coerenza non fa parte del loro operare!".

"Abbiamo denunciato in commissione consiliare e in consiglio la mancanza di pubblicizzazione e di informazione sull’argomento, siamo l’unica forza politica che ha richiesto il coinvolgimento attivo delle consulte in modo che potessero attivare assemblee cittadine - conclude la nota-. Come Gruppo Consiliare abbiamo inviato una lettera ai coordinatori, perché convocassero assemblee su questo argomento. Abbiamo richiesto il loro aiuto perché per loro natura potevano e possono svolgere un’azione di informazione della cittadinanza, maggiore di quella dei singoli partiti, informazione e coinvolgimento che saranno fondamentali nella valutazione del documento programmatico che l’Unione si dovrà dare, una volta approvato lo Statuto. Ci teniamo a sottolineare che il luogo nel quale si individueranno gli indirizzi politici che l’Unione dovrà perseguire è proprio il documento programmatico".

"Vogliamo infine ricordare a quei partiti, che solo ora si sono svegliati e sbandierano la necessità di un referendum, che Sel ha da sempre scelto la strada del coinvolgimento e della partecipazione, unitamente a quella dell’impegno e della responsabilità”.


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