Cronaca venerdì 07 marzo 2014 ore 15:00
Ex Gozzini, Tancredi: "Agire con urgenza"

E' botta e risposta tra il sindaco di Santa Croce, Osvaldo Ciaponi e il candidato renziano alle primarie del Pd
SANTA CROCE — “La posizione assunta dal sindaco uscente Ciaponi dopo la
sentenza del Tar sull’ex Gozzini di Santa Croce è del tutto insoddisfacente, quando non irresponsabile”. Secca la replica del
candidato renziano alle primarie del Pd di Santa Croce, Patrik Tancredi, alla
sentenza del Tar che annulla l’ordinanza del Comune dove si chiedeva alla
Primavera 90, la coopeartiva che gestisce la struttura, la bonifica dell’area.
“Il Comune è la prima amministrazione preposta per legge alla
tutela ambientale – scrive Tancredi -. Il sindaco non condivide le motivazioni del Tar, ritenendo
che ‘chi inquina paga’. Gli oneri di ripristino sono a carico di chi li ha
cagionati e quindi spettano alle
precedenti imprese utilizzatrici, e non alla cooperativa Primavera
90. È provato che i fattori inquinanti sono sorti prima dell'acquisto
dell'area industriale da parte della cooperativa
– spiega ancora Tancredi -. La cooperativa ha acquistato il compendio
immobiliare solo nel 2008,
quando già erano state emanate delle
ordinanze ambientali".
"Inoltre dal 2010 le cooperativa è in liquidazione
coatta amministrativa - prosegue Tancredi -. I liquidatori fecero presente al sindaco di non essere
in grado, anche per mancanza di risorse, di provvedere, e invitarono il
Comune a provvedere direttamente secondo
la legge. Fu la cooperativa a chiedere al Comune una proposta di ripartizione degli oneri da presentare all'organo di
vigilanza ministeriale. Per tutta
risposta il sindaco adottò invece l'ordinanza che è stata annullata dal Tar. Quindi il Comune avrebbe preteso di addossare
gli oneri di caratterizzazione, bonifica
e quant'altro in capo a coloro che, pur non avendo
inquinato, semplicemente ne avevano la
disponibilità – prosegue Tancredi -. Il
Comune ha atteso ben due anni dopo la richiesta della Asl, prima di adottare un'ordinanza, e questa è una
palese riprova che ha ritenuto che non vi fosse rischio per la salute pubblica,
e che quindi non sussistesse assolutamente
l'urgenza”.
“L'ordinanza a suo tempo emessa dal Comune contro la società Fratelli Soldani srl nel 2010, in quanto responsabile dell'inquinamento, formalmente non è mai stata superata – e conclude Tancredi -. La storia racconta una lunga sequela di errori e di superficialità Ritengo indispensabile adottare fin da subito un'ordinanza contingibile d'urgenza per l'immediata messa in sicurezza dell'area, per poi rivalersi sui diretti responsabili a cui chiedere in seconda istanza anche i danni".
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