Danilo Fedeli, ecco un centenario d’altri tempi

Compie un secolo di vita lo storico meccanico della città della Rocca. La collaborazione con l'ing. D'Ascanio in Piaggio e il restauro di bici d'epoca

SAN MINIATO — Da ragazzo di bottega all'amore per il ferro battuto e alla collaborazione con l'ingegner D'Ascanio, l'inventore della Vespa.

Compie un secolo di vita Danilo Fedeli, storico – è il caso di dirlo – meccanico della città della Rocca.

Danilo nasce il 12 maggio di 100 anni fa, al “Ponte di Ribecco” (oggi San Miniato Basso) da una modesta famiglia contadina, e dopo solo sei mesi di vita rimane orfano di padre. In giovanissima età impara il mestiere di riparatore di biciclette nella officina meccanica Baroncini a La Catena, per poi trasferirirsi nella bottega dei fabbri Silvio e Guglielmo Petralli a San Miniato, dove imparerà a lavorare il ferro. La sua dimestichezza lo porterà a lavorare come manutentore degli strumenti musicali dell’orchestra del teatro di San Miniato, dalla quale non voleva essere pagato: gli bastava recitare.

Nel periodo di guerra è in Piaggio. Lì collaborerà a importanti progetti come la costruzione e messa a punto del fucile a 6 colpi dell’ingegner D’Ascanio, e prenderà parte al programma di sperimentazione dell’elicottero Piaggio. Ma finita la guerra in Italia arriva la Vespa, e lui esporta un pezzo di Piaggio in casa sua, diventando rivenditore autorizzato per Cigoli, La Catena e San Miniato Basso. Si sposa con Lina Sergianni, che purtroppo lo lascerà dopo pochi anni vittima di un incidente stradale.

Ma Danilo mai si è perso d’animo, accettando con qualsiasi cosa la vita gli riservasse.

Uno spirito che lo porterà a lavorare fino a 99 anni come centratore delle ruote di moto d’epoca, con clienti da ogni parte d’Italia. Negli ultimi anni ricostruisce con parti originali recuperate da disfattini e fornitori, e restaurare le blasonate biciclette d’epoca, tanto da dare vita a una sua personale “linea di restauro”.

Soltanto l’abbandono della vista lo ha fermato circa un anno fa, altrimenti sarebbe ancora lì, in piedi al banco della sua bottega sotto casa a centrare ruote e e riparare biciclette.

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