Uno sguardo di ottimismo
di Don Andrea Pio Cristiani - sabato 30 giugno 2018 ore 13:47
E’ evidente dai dati elettorali che la sinistra in Italia ha bisogno di una sincera, umile e coraggiosa autocritica per comprendere in pieno i motivi dell’abbandono di una parte del proprio elettorato.
La motivazione più plausibile è il risultato negativo registrato nell’accoglienza e soprattutto nella gestione dei migranti; fenomeno questo che ci ha colti di sorpresa, anche se era evidente che i popoli della miseria presto o tardi sarebbero venuti a bussare alle nostre porte.
A mio avviso la politica non è riuscita a trovare la sua ispirazione nella ricerca del bene di queste persone che accogliamo; ha prevalso una forma incontrollata di “business del migrante” dove si sono facilmente intrufolate mafie e interessi illegali. Parcheggiare per anni giovani nell’assoluta inattività, disorientati e senza prospettive lavorative e soprattutto senza un’adeguata educazione e formazione ai diritti, ai doveri e all’osservanza delle regole civili è stata una scivolata molto grave. Questo è avvento poi in un momento di crisi economica che vede 5 milioni di italiani al di sotto della soglia di povertà.
Dunque più che di razzismo, come fosse uno spettro che ritorna dal passato, io parlerei di esasperazione di una buona parte di italiani che vivono nella precarietà e nella paura di un futuro incerto e insicuro.
Altri motivi dovuti alla non soluzione dei problemi riguardanti il sociale, il lavoro,come la tutela delle classi meno abbienti, hanno originato questo nuovo quadro politico, al quale dobbiamo guardare fiduciosi nel rispetto della volontà popolare.
Importantissimo è per noi di Shalom, non perdere ma il senso della solidarietà e il primato dei diritti dell’uomo.
Don Andrea Pio Cristiani