Basket, l'Etrusca vince il derby

Grande pubblico al PalaCarismi dove i samminiatesi si impongono 89-83 al supplementare. Parla il mister dell'Etrusca

SAN MINIATO — L'attesissimo derby tra la Blukart Etrusca e la Pallacanestro Empoli non ha deluso le aspettative. Partita decisa nell'extra time, davanti a un folto pubblico, con la vittoria dell'Etrusca 89 a 83. Per i samminiatesi è la seconda vittoria in due giornate.

"Ancor prima dell’incontro e del risultato finale, credo che l’aspetto più bello e gratificante di questo bel derby sia stato rappresentato dal grande rispetto e dalla grande serenità emersi nei tempi regolamentari così come nell’extra time decisivo - afferma il coach dell'Etrusca Federico Barsotti -. Come era logico entrambe le squadre volevano la vittoria, la Pallacanestro Empoli per quell’assoluto valore tecnico che da tre anni la porta ai play off della C nazionale, e noi per la grande voglia di far bene davanti al nostro pubblico contro un avversario così forte. Le due ore e passa di domenica scorsa hanno rappresentato un bellissimo spot per la pallacanestro tutta, impreziosito dalla sincera cordialità che ha caratterizzato il dopo gara. Sicuramente chi era in tribuna si è innamorato ancor di più di una disciplina sportiva che, se vissuta bene, sa essere davvero entusiasmante".

A proposito di entusiasmo, che dire di una Blukart Etrusca a punteggio pieno dopo due gare? "Se avessi avuto il magico potere di ‘scriverle’ prima non avrei potuto immaginare di meglio, anche perché questa squadra già con un allenatore nuovo andava oltretutto a cimentarsi in un campionato pressoché sconosciuto, visto che alcune squadre che lo avevano reso importante nelle stagioni passate, vedi Bottegone o Monsummano, sono salite di categoria, per cui noi non dovevamo far altro che prepararci col massimo impegno per tentare la grande avventura. E meglio di così i ragazzi non potevano rispondere agli imput di una società che ci ha affidato il compito di iniziare un grande percorso".

Ma torniamo agli ‘eroi’ di queste due prime giornate di campionato, quali sono le cose che di loro hanno soddisfatto tecnico e società? "Dopo sette settimane di lavoro, fra preparazione e campionato, direi che il maggior motivo di soddisfazione sia stata la grandissima disponibilità dei ragazzi, dai più esperti ai più giovani, perché credo che lo scalino che tutti dovremo salire in fretta è legato all’acquisire una vera e propria mentalità professionale che dovrà accompagnarci sempre, durante la settimana e in gara. D’altra parte solo così si può crescere e per fortuna anche quelli di questo splendido gruppo che mi conoscevano meno non hanno fatto una smorfia di insofferenza, ma anzi hanno sudato e lavorato sodo, anche perché solo così facendo una squadra può ottenere risultati importanti".

Come quelli che stanno arrivando? "No, un momento, il lavoro di crescita è iniziato, questo è indiscutibile, ma di strada dobbiamo farne ancora tanta, perché certi alti e bassi di rendimento nel corso delle partite, come quelle pur vittoriose di questo avvio stagione, emergono anche negli allenamenti e contro questo ‘nemico’ noi dobbiamo lottare fino a cancellarlo dalle menti e dal campo. E quando ci saremo riusciti potremo essere davvero soddisfatti".

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