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Cronaca lunedì 20 gennaio 2014 ore 11:43

Successo dell'iniziativa in difesa del diritto alla salute

In tanti hanno risposto all'appello del circolo Pd La Serra e venerdì 17 si sono dati appuntamento per discutere se siamo "Tutti uguali nel diritto alla salute"



“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività”: la responsabile sanità della federazione pisana del PD di Pisa Cristina Filippini ha esordito con questa citazione dall'articolo 32 della Costituzione per ribadire il carattere universalistico del diritto alla salute.

Com'è possibile mantenere questa caratteristica in una situazione di tagli pesantissimi e lineari, che non premiano assolutamente le Regioni che, come la Toscana, hanno praticato negli anni una politica di efficienza e di rigore? Dal 2011 al 2013 il bilancio sanitario della Regione ha subito un taglio di oltre 500 milioni di euro.

Ciò spiega i ritardi nella definizione del piano socio-sanitario integrato della Toscana, che sono dovuti alla necessità di imprimere una accelerazione a determinati cambiamenti, soprattutto per quanto riguarda l'accentuazione dei criteri di appropriatezza ed efficienza degli interventi, l'eliminazione di alcune sacche di spreco che restano pur all'interno di una situazione complessivamente virtuosa come quella della Toscana, l'ulteriore valorizzazione della sanità sul territorio, degli interventi di promozione del benessere e di stili di vita adeguati sul territorio, di prevenzione, di filtro rispetto al ricovero ospedaliero.

“Gli interventi – ha sottolineato Filippini- dovranno puntare anche su nuovi livelli di equità, perché le statistiche parlano di una parte povera della popolazione (circa 9 milioni di persone a livello nazionale) che rinunciano alle cure perché non sono in grado di sostenere nemmeno i costi del ricorso al sistema sanitario nazionale".

"Sulla necessità di non tardare ulteriormente nella definizione del piano socio-sanitario integrato della Toscana, di accelerare alcuni interventi di razionalizzazione (ad esempio la centralizzazione dei servizi di chiamata e la messa in rete dei servizi ospedalieri, in modo da ridurre le liste di attesa), di omogeneizzare la situazione dell'intera regione sul livello delle esperienze migliori e di definire nuovi livelli di governance del sistema sanitario, anche partendo da un bilancio realistico dell'esperienza delle Società della Salute, che non è ovunque positivo come nella provincia di Pisa e nell'Empolese", ha insistito l'onorevole Federico Gelli, della Commissione sanità della Camera.

Nedo Mennuti, direttore dell'ASL 11, ha illustrato, come aspetti positivi dell'attività dell'ASL 11, il miglioramento delle prestazioni del pronto soccorso ospedaliero di Empoli, che è documentato dal miglioramento della percezione degli utenti tra il 2010 e il 2012, e l'integrazione tra l'ospedale e i servizi socio-sanitari sul territorio, tra cui la rete delle 18 “Case della salute” previste nel territorio dell'Asl, tra cui 2 nel Comune di San Miniato, una a San Miniato Basso e una a Ponte a Egola.

Alessio Lubrani ha valorizzato il nuovo modo in cui sono stati organizzati i servizi di emergenza, attraverso le auto mediche in grado di fornire immediatamente i primi servizi specialistici nelle situazioni gravi e attraverso l'addestramento all'uso del defibrillatore di 2.300 membri di associazioni di volontariato in tutto il territorio dell'Asl, tra cui 160 nel Comune di San Miniato.

Il sindaco di San Miniato Vittorio Gabbanini ha detto che l'Unione dei Comuni (il cui Statuto è stato approvato definitivamente in terza votazione dal consiglio comunale di San Miniato) può contribuire anche a una definizione del sistema di governance dei servizi sociosanitari che, al di là delle decisioni che verranno assunte a livello regionale sulla prospettiva futura delle Società della Salute, valorizzi il ruolo di indirizzo dei Comuni e l'integrazione tra la dimensione sociale e sanitaria.

Gabbanini ha riconosciuto che, dopo una fase in cui sul Valdarno Inferiore hanno pesato più che altrove gli effetti della razionalizzazione dei servizi sanitari, si è avuto negli ultimi anni un positivo riequilibrio, e ha citato a questo proposito l'attività del centro di primo soccorso della Badia, che opera efficacemente nel filtro rispetto agli accessi ospedalieri e che ha incontrato una evidente soddisfazione degli utenti, tanto da essere passata, nell'arco del 2013, da un dato iniziale di 10-15 interventi mensili a uno finale di 90-95, e la firma, prevista per il 24 gennaio, di un protocollo d'intesa con l'Asl, per la realizzazione a Ponte a Egola di una Casa della Salute con servizi di dimensione comprensoriale.

Gabbanini ha anche valorizzato iniziative non specifiche ma che contribuiscono comunque a diffondere stili di vita adeguati, come gli interventi sulle strutture sportive, quelli sulle mense scolastiche e quelli sul risparmio energetico nelle strutture edilizie pubbliche.


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