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Politica sabato 12 giugno 2021 ore 09:04

Inchiesta Keu, Cambiamenti chiede chiarezza

Presentata una mozione per "Ottenere una presa di posizione pubblica univoca di tutte le Amministrazioni del Valdarno Inferiore"



SAN MINIATO — "Se nel nostro Comprensorio le istituzioni volessero dimostrare di essere all'altezza della situazione, dovrebbero promuovere un’iniziativa di livello nazionale, che vedesse la partecipazione di Comuni, Regione, Ministero della Transizione Ecologica, tecnici e scienziati del più alto livello, sindacati, imprenditori sul tema “Produrre senza inquinare 2.0. Il settore conciario e i problemi dell’economia circolare”.

Lo dice Manola Guazzini, di "Cambiamenti" dopo l'ultimo consiglio comunale che si è svolto a San Miniato.

"Abbiamo presentato una mozione per provocare una discussione seria, in una sede istituzionale, su fatti di preminente interesse politico che riguardano l'intero distretto industriale conciario-calzaturiero del Valdarno Inferiore e quindi anche il Comune di San Miniato, e coinvolgono responsabilità molto gravi degli Enti locali e della Regione", dice Guazzini.

"Di fronte a ciò che emerge dai fatti accertati e dai virgolettati è semplicemente fuori dal mondo rispondere “dobbiamo aspettare le conclusioni dell'inchiesta” o “un tessuto produttivo locale come il nostro, fatto di piccole aziende spesso a conduzione familiare, è refrattario alle infiltrazioni mafiose” o “abbiamo provato per decenni a mettere in piedi uno dei sistemi di economia circolare più efficienti del mondo e ce lo stanno infangando”. Eppure è proprio quello che si è fatto da parte di chi governa questa zona. La maggioranza consiliare di San Miniato ha presentato, pur stravolgendola pesantemente, la mozione contro le infiltrazioni mafiose che l'Associazione “Soldi Mozzi”, alla quale anch'io aderisco, ha promosso con l'intenzione di ottenere una presa di posizione pubblica univoca di tutte le Amministrazioni del Valdarno Inferiore. E noi ci siamo astenuti proprio perché essa è stata presentata con emendamenti e omissioni che ne diluiscono decisamente troppo il significato politico. Ma questa mozione, anche così modificata, dice che il problema delle infiltrazioni mafiose in Toscana esiste, cosa che il Sindaco non aveva detto nella sua ultima comunicazione in Consiglio Comunale e in precedenza. Ed è comunque più che legittimo il sospetto che quella mozione non sarebbe stata presentata se non fosse sul tavolo, da più di un mese, la nostra, che affronta in termini più specifici lo scandalo Aquarno".

"Abbiamo chiesto di impegnare il Sindaco a promuovere l'aggiornamento delle procedure amministrative alla dimensione nuova del rischio di infiltrazioni mafiose. E a promuovere, d'intesa con gli altri comuni del comprensorio, un serio processo di valutazione e di messa a punto del rapporto tra i poteri pubblici e il nostro sistema produttivo e di reimpostazione del cruciale tema del rapporto tra sviluppo e ambiente; e di promuovere la definizione, su scala comprensoriale, di regole più adeguate di controllo sui processi di depurazione e di smaltimento dei residui e sugli scarichi in acque pubbliche.

Infine abbiamo chiesto di impegnare il Sindaco a partecipare, insieme agli altri comuni coinvolti nel percorso della SR 429, a una rigorosa verifica dell'inquinamento del suolo e delle sue eventuali conseguenze sulle falde e sui terreni agricoli e alla promozione delle necessarie opere di bonifica a carico dei trasgressori, e a costituirsi, insieme agli altri comuni coinvolti nel percorso della SS 429, parte civile nel processo a carico dei responsabili dell'inquinamento del suolo. E crediamo che Giglioli debba spiegare perché, su questo punto, si differenzia dai suoi colleghi e compagni di Partito di Empoli, Castelfiorentino, Certaldo, Gambassi.

A tutto questo la maggioranza del Consiglio Comunale ha risposto no, rendendo plasticamente evidente quanto sia indispensabile una svolta per riaffermare la centralità dei beni comuni."


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