Politica martedì 25 febbraio 2025 ore 19:30
Filo Rosso sulla distribuzione energetica

Il punto della situazione all'incontro Dalle città per un'altra Toscana. "Patto sulle quote ha favorito il capoluogo di regione?"
SAN MINIATO — "Non c'è solo un problema di controllo di una società con solo soci pubblici. Va chiarito se il comune di Firenze ha tratto vantaggio rispetto agli altri Enti"
Filo Rosso ha parlato riguardo la Multiutility ed il rapporto con il capoluogo toscano. La nota è condivisa con le diverse realtà che si sono ritrovate a Empoli all’appuntamento "Dalle Città per un’Altra Toscana” del 15 Febbraio scorso, tra le quali: diritti in comune di Pisa, Pontedera a Sinistra, Buongiorno Empoli- Siamo Empoli, In comune per Vinci e Montelupo è partecipazione.
Queste le parole di Filo Rosso: "Il patto sulle quote del Comune di Firenze, passate ad Alia nell'operazione multiutility e ora chieste da Italgas, sulla base di un accordo di dicembre 2022, ha favorito Palazzo Vecchio rispetto agli altri soci pubblici? Aggiungiamo questo tema a quelli che come sinistre stiamo sollevando sull'assenza di applicazione di norme previste dal testo unico degli Enti Locali (TUEL) e dal Testo Unico delle Società a Partecipazione pubblica (Tusp). Il Consiglio di Amministrazione di ALIA a chi risponde? Quali poteri ha effettivamente la parte dei soci, oltre a dare qualche linea di indirizzo in sede di assemblea? E le sindache e i sindaci, prima di dare gli indirizzi in assemblea, non devono passare dai rispettivi Consigli comunali? L'operazione multiutility della Toscana viene presentata come una grande opportunità per il ruolo del pubblico, ma è evidente quanto questo si configuri come un'affermazione fuorviante, se non falsa. A oggi Alia si muove come soggetto privato, solo che distribuisce dividendi ai Comuni. Denunciamo anche un sistema discutibile di passaggio da una parte all'altra delle società partecipate, dai Comuni alle aziende. Questo evidentemente crea la sensazione di un sistema opaco alla cittadinanza, che deve assolutamente essere superato. Da sempre siamo stati contrari a questa privatizzazione di un servizio strategico, portata avanti dal Partito Democratico con l’unico obiettivo di massimizzare i profitti a favore del socio privato di maggioranza, Italgas. Puntualmente, come nel caso di altre operazioni simili, i nodi vengono al pettine: a pagarne le conseguenze sono i lavoratori e le lavoratrici da una parte e l’utenza dall’altra. Dal trasporto pubblico locale fino alla distribuzione del gas, il modello liberista sostenuto dal centrosinistra e dal centrodestra, sta provocando solo disastri. È ora di fermarlo e di cambiare rotta: i settori strategici dell’economia e dei servizi vanno ripubblicizzati e governati secondo logiche sociali, non di mercato".
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