Sport giovedì 24 gennaio 2019 ore 10:09
"I genitori intervenuti per difendere i figli"

L'Etrusca Basket intende chiarire la propria posizione sugli sviluppi relativi ai fatti accaduti alla fine della gara under 18 silver di Pescia
SAN MINIATO — Su quanto avvenuto lo scorso 12 gennaio a Pescia, al termine della gara fra la squadra locale under 18 silver e i biancorossi dell'Etrusca Basket, nonché sugli sviluppi successivi, la società biancorossa intende precisare alcune cose.
"Innanzitutto - scrivono dall'Etrusca Basket - la società intende precisare che i due identificati dalle
forze dell'ordine, e denunciati per minacce gravi e lesioni, non sono tesserati
della società Etrusca Basket San Miniato; la società vuole dunque prendere
fortemente le distanze da qualunque atto violento, ma questa precisazione è
fondamentale per un sodalizio come quello Etrusca, che si è dotato da anni di
un Codice Etico, che viene fatto rispettare in modo rigoroso a tutti i propri
tesserati e addetti ai lavori, tramite sedute periodiche di un Comitato Etico.
Questa doverosa premessa è necessaria: quanto accaduto è quanto di più lontano
dalla filosofia che anima il nostro sodalizio da anni. La società Etrusca si
trova purtroppo a constatare ancora una volta la fallace e non veritiera
ricostruzione dei fatti, che dal 12 gennaio continua a imperversare sui
principali canali mediatici della zona. Una ricostruzione che continua ad
addossare alla società Etrusca le principali responsabilità dell'accaduto. La
nostra società rigetta questa versione dei fatti, evidenziando anzi le gravi
responsabilità della società di casa, Cestistica Pescia, che non ha fatto
rispettare la normativa vigente per lo svolgimento regolare delle gare federali
FIP.
Come testimoniato dal nostro dirigente responsabile, presente sul campo e
negli spogliatoi durante i fatti, siamo costretti a denunciare la presenza, a
fine gara, nella zona interdetta ai non tesserati, di soggetti, della squadra
di casa, che hanno creato le condizioni per questi gravi episodi, che sono
sfociati in un esito che, puntualizziamo ancora una volta, vogliamo condannare
fortemente.
I genitori dei ragazzi tesserati Etrusca, intervenuti nella zona
interdetta, hanno visto a repentaglio l'incolumità dei propri figli e purtroppo
sono avvenuti i fatti all'ordine della cronaca.
La squadra locale doveva in
tutti i modi far rispettare il regolamento e tutelare l'ordine nell'ambito di
una gara sportiva.
Da società che da più di 50 anni opera sul territorio con un impegno sociale tangibile a tutti, non accettiamo accuse che possano minare il nostro ruolo sportivo, sociale ed etico".
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI