Cultura giovedì 26 giugno 2025 ore 15:40
Donne di Toscana, "Una serata per chi Resiste"

Osservare le contraddizioni del nostro tempo con lucidità, esperienza e passione civile. Aprile: "Scegliere di non subire, ma di affrontare".
SAN MINIATO — In un'atmosfera estiva, magica, resa ancora più speciale dalla splendida cornice delle logge di San Domenico a San Miniato, si è aperta la prima serata del Donne di Toscana Tour. Protagoniste dell’incontro, la giornalista Marianna Aprile e la conduttrice Michela Ponzani, che hanno regalato al pubblico un momento intenso di libertà, riflessione e analisi sullo stato attuale della democrazia e della nostra società.
A presentare l'incontro sono saliti sul palco l'assessora del comune di Pontedera Sonia Luca, fondatrice dell'associazione e il sindaco di San Miniato Simone Giglioli: "Un tour che vuole parlare di diritto e opportunità. Un’esperienza che ha visto politiche attive e anche quello che manca, un fattore culturale - hanno dichiarato - Quando si parla di diritto bisogna parlare negli spazi e nelle strade, con linguaggi diversi e adatti alla vita che le persone vivono tutti i giorni".
Il dialogo, brillante e incisivo, ha preso vita intorno alla presentazione del libro "Materiali resistenti", dando spazio ad un confronto carico di esperienze in grado di cambiare la vita. Temi sociali, storici e geopolitici si sono intrecciati in una narrazione libera, senza filtri né pregiudizi; per descrivere una fotografia del mondo che ci circonda. Immigrazione, Resistenza e crisi della democrazia sono stati i punti nevralgici che hanno acceso il dibattito, coinvolgendo emotivamente non solo le due protagoniste, ma anche un pubblico attento e partecipe.
Molte le domande e le riflessioni lasciate ai presenti da Marianna Aprile, domande pesanti; che costringono il cittadino alla riflessione e all'autocritica: uno sguardo sulla società che costringe a non girare la testa, ma a guardare e riflettere, comprendere la situazione in cui viviamo oggi. "Solamente tramite il proprio bagaglio di conoscenze è possibile capire veramente come stanno le cose".
"Viviamo un tempo di crescente disaffezione verso la democrazia, mentre il mondo sembra scivolare nuovamente verso la logica della guerra, tanto in Europa quanto altrove - Gli Stati Uniti continuano a muoversi secondo una visione profondamente segnata da logiche coloniali: una politica estera che spesso si fonda sul diritto del più forte di imporsi sul più debole. Tutto questo solleva interrogativi urgenti e profondi. Come si può resistere a questa deriva? Come si difendono oggi i valori democratici, e come si Resiste ?" Questa l'introduzione e gli interrogativi portati sul palco da Michela Ponzani.
"Il primo passo è riconoscere il pericolo. E sgombrare il campo da un grande equivoco: la resilienza. Questa parola, elevata a virtù assoluta, è in realtà una sorellastra ambigua della resistenza. Non sono la stessa cosa. Resilienza è restare in piedi, adattarsi, “tenere botta” aspettando che passi la tempesta. Ma resistere è un’altra cosa: è opporsi, agire, trasformare. - ha dichiarato Marianna Aprile - Ci hanno convinti che la nostra qualità migliore fosse proprio questa resilienza: la capacità di assorbire i colpi e continuare. Ma le parole non sono mai innocue. Raccontano il mondo, lo modellano; e la resilienza, in questo senso, è un inganno. Un verbo che non esiste neanche nella sua forma attiva: “io resilio” non si può dire. E forse è un segno. Resistere, invece, è stare sullo stesso piano delle forze che ti vengono contro. È scegliere di non subire, ma di affrontare".
Resistere, oggi, significa non solo opporsi, ma anche costruire: spazi di confronto, consapevolezza collettiva, cultura politica; significa creare legami e dare voce a chi ha qualcosa da dire. Questo è l'obiettivo di Donne in Tour: regalare spazi di libertà e dialogo per mettere in atto quella forma di resistenza che nella cultura si eleva, e ci permette di controbattere in un mondo sempre più distaccato e chiuso.
Gabriele Santarnecchi
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