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Attualità sabato 23 luglio 2016 ore 18:30

"Unione, si ammetta di aver sbagliato"

Roberto Ferraro, responsabile Idea del comprensorio del Cuoio: "Dopo l'accelerata ora si parla di congelamento del progetto"



SAN MINIATO — "Tre anni fa  - si legge in una nota - in fretta e furia il PD del comprensorio del cuoio inserì nell’agenda politica dei vari Comuni la costituzione, in tempi rapidi, dell’Unione dei comuni".

"Di punto in bianco i Comuni di San Miniato, S.Croce S/A, Castelfranco di sotto e Montopoli V/A scoprirono i miracolosi effetti della nuova struttura amministrativa, la quale non era una semplificazione – come ingenuamente tanti cittadini pensarono o si fece loro pensare – ma una struttura sovra comunale che si aggiungeva a quella del Comune, come una sorta di nuova piccola provincia, dotata di propria sede, proprie strutture politiche e amministrative. Il classico caso di semplificazione al contrario".

"Nonostante non fosse chiaro cosa doveva fare la cosiddetta Unione e quali potevano essere i risparmi e i miglioramenti nei servizi ai cittadini, la parola d’ordine del PD fu perentoria, l’Unione è indispensabile e deve essere fatta. Il come e il perché sarebbero venuti dopo".

"Considerata la improvvisazione del progetto, visti anche i non brillanti risultati che la limitrofa Unione della Valdera stava producendo, il centrodestra di San Miniato si oppose con determinazione alla ipotesi di introdurre una nuova struttura burocratica, in assenza di un preliminare e approfondito studio che ne mettesse in evidenza i vantaggi per i cittadini".

"Oggi i Sindaci di San Miniato, S. Croce S/A, Castelfranco di sotto e Montopoli fanno retromarcia, parlano di congelamento del progetto Unione, di non indispensabilità di un ente sovra comunale per poter collaborare tra Comuni, ricalcando ciò che per mesi il centrodestra aveva sostenuto. In un sol colpo viene accantonano quello che a sinistra era stato indicato – a torto - come l’elemento distintivo di un modo responsabile e innovativo di affrontare i problemi dei cittadini".

"Nessuno si aspetta che i più accaniti fautori dell’illuminato progetto di introdurre l’inutile Unione dia le dimissioni da qualche carica, ma una piccola ammissione di aver sbagliato – e non è la prima volta - nelle analisi e nelle prospettive non sarebbe così inopportuna".


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