Verso le elezioni, Fiorentini: "Occorre guardare lontano, ma insieme"

“Va unito quel tessuto che è stato lasciato crescere, non per colpa dell’amministrazione, ma per l’individualismo che impera”

MONTOPOLI — Così Samuele Fiorentini, 39 anni, candidato alle primarie del Pd di Montopoli, spiega per quale motivo i cittadini dovrebbero votarlo, il prossimo 9 marzo. “Lo slogan della mia campagna è ‘Crescere insieme’ e riassume ciò in cui credo di più”, spiega.

Quali sono, secondo lei, i benefici del fare sistema?

“E’ il modo per progettare la Montopoli dei nostri figli e dei nostri nipoti. La mia dea è quella di guardare lontano insieme, perché solo così possiamo raggiungere gli obiettivi. Penso ad unire le varie forze politiche, le difformi realtà del comune come enti, associazioni e scuole, tutto quel tessuto che, altrimenti, se viaggia da solo, non riesce a portare frutti”.

Quali sono le priorità per un comune come Montopoli?

“Ho buttato giù alcuni punti programmatici e tra questi, ciò che mi sta più a cuore adesso è il lavoro. Il primo passo è quello di far sì che le aziende trovino attraente il nostro territorio al punto di investirci. In questo modo possiamo creare posti lavoro, ovviamente sempre tenendo conto dei limiti delle imposizioni comunali. Credo che tutto il Comprensorio debba lavorare in questa direzione, creando uno sportello che supporti le aziende in un momento non facile come quello che stiamo attraversando. Perché il problema del lavoro diventa poi un problema sociale”.

In che senso?

“Penso alle molte persone che, perdendo il lavoro, si sono trovate a non arrivare a fine mese o addirittura a dover fare i conti con disagi sociali enormi. Guardando in termini più ampi, i prossimi dieci anni, secondo la programmazione europea, saremo beneficiari di iniziative legate al comparto sociale, e perciò penso al reinserimento nel mondo del lavoro da parte di persone svantaggiate. E’ chiaro che tutto questo potrà essere finanziato se i Comuni del Comprensorio lavoreranno insieme per portare a termine obiettivi precisi”.

Questo punto di vista sembra andare nella direzione del progetto che in questi giorni sta tenendo banco nei vari consigli del Comprensorio: l’Unione dei Comuni del Valdarno Inferiore.

“Io credo molto nell’Unione. Noi, come Pd della zona del Cuoio, lavoriamo da anni in sinergia; penso ai percorsi intrapresi con l’assessore di Santa Croce, Valiani, il vicesindaco di Castelfranco Toti oppure l’assessore di San Miniato Gozzini, grazie anche alla collaborazione con l’assessore provinciale Turini”.

Lei che guarda alla Montopoli che sarà dei nostri figli, quali tipi di interventi pensa siano necessari per quanto riguarda il settore scolastico?

“La scuola è la base di tutto. E’ la formazione delle nuove generazioni e noi, adesso, dobbiamo lavorare per loro. Solo in questo modo possiamo creare un paese migliore con cittadini migliori che, alla lunga, danno i loro frutti. E per fare questo vorrei puntare sull’interazione tra scuola e associazionismo, creando un vero e proprio percorso in sinergia e non una collaborazione occasionale”.

Rispetto agli ultimi dieci anni di amministrazione Vivaldi, si sente in continuità oppure no?

“Alessandra è stata un buon sindaco. Ha amministrato Montopoli attraversando momenti davvero difficili e lo ha fatto portando avanti le sue idee, ma al meglio. Nelle mie intenzioni c’è di voler conservare quanto fatto di buono fino ad ora, ma dare anche nuovi stimoli, in vista dei cambiamenti che sono in atto e dei problemi che stanno emergendo”.

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