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Cronaca venerdì 20 giugno 2014 ore 14:29

Prima candelina per il centro Frida Kahlo. Ma i dati preoccupano

Il centro antiviolenza di San Miniato festeggia un anno dalla sua apertura. Nel 2013 il numero di donne che ha chiesto aiuto è aumentato del 120%



SAN MINIATO — Buon compleanno al Centro antiviolenza Frida Kahlo. Esattamente il 21 giugno di un anno fa, l'associazione Frida di San Miniato, con partner la Società della Salute del Valdarno Inferiore, e grazie al finanziamento del Dipartimento delle pari opportunità, ha potuto aprire il primo luogo che fosse in grado di accogliere ed ospitare donne e bambini vittime di violenza. 

Questa mattina, nella sede della Società della Salute del Valdarno a Castelfranco, è stato presentato il primo bilancio della struttura, alla presenza del presidente della Sds e sindaco di San Miniato, Vittorio Gabbanini, dell'assessore alle pari opportunità, Manola Guazzini, dell'assessore alle politiche sociali del Comune di Santa Croce, Carla Zucchi, dell'assessore al sociale del Comune di Castelfranco, Antonio Bertoncini e della presidente dell'associazione Frida, Elisa Forfori. 

I dati emersi parlano chiaro: nel 2013 il numero di donne che si sono rivolte al Centro è aumentato del 120 per cento, il 64 per cento proviene dal Valdarno. Nell'83% dei casi l'autore della violenza è il partner o l'ex partner della donna e, tra i dati più significativi va sicuramente rilevato quello secondo cui il 71% delle donne vittime accolte nel Centro sono di origine italiana e l'autore della violenza, nel 75% dei casi è italiano

"La nostra associazione si occupa di violenza di genere intesa come fenomeno sociale. Operiamo sul territorio dall'8 marzo 2008 - ha spiegato la Forfori -. Avevamo all'attivo già cinque sportelli, ma da quando è aperto il Centro a San Miniato Basso, il numero è cresciuto. In un solo anno abbiamo fatto 450 colloqui e c'è ancora molto da fare". "L'8 marzo di sei anni fa ero presente e devo dire che di progressi ne sono stati fatti davvero tanti - ha commentato l'assessore Guazzini -. Il lavoro di questa associazione è fondamentale e il Centro rende concreta l'idea che operando in sinergia e tutti nella stessa direzione, i risultati sono evidenti. Mi auguro che questa collaborazione possa continuare perché dà un concreto aiuto al nostro territorio e non solo".

Importante l'apporto dell'associazione Frida nel coinvolgimento delle scuole. "Provengo dal mondo dell'istruzione - ha dichiarato la Zucchi - e devo dire che, in termini di prevenzione della violenza di genere, molto parte da lì. Tuttavia mi chiedo: non occorrerebbe anche un intervento sull'uomo?". Domanda condivisa dall'assessore Bertoncini: "Credo anch'io che sia importante prevenire e che, in questo senso, un'azione diretta verso gli uomini sarebbe molto importante - ha spiegato -. Vengo dal mondo dello sport e, anche in quel contesto, sono molteplici gli aspetti legati a questa problematica, perciò credo che realtà come il Centro Frida Kahlo siano davvero un punto di riferimento per tutto il nostro territorio".

A novembre 2014 si conclude il biennio di finanziamenti pubblici e il presidente della Sds, Gabbanini auspica che lo Stato continui a foraggiare progetti così importanti: "Avere sul territorio un'associazione e un Centro così è una soddisfazione. Io ci ho sempre creduto, anche in tempi non sospetti, e i risultati si stanno vedendo. Ho voluto che il governatore della Regione Toscana, Enrico Rossi, venisse a vedere il centro perché si rendesse conto di questa realtà e di come funziona - ha spiegato -. Noi come Sds ce la mettiamo tutta perché possa continuare, è chiaro però che abbiamo bisogno dell'aiuto dello Stato".

In occasione dei festeggiamenti per il primo anno di attività della struttura, l'associazione Frida ha organizzato una mostra dedicata al tema della violenza "Anarkikka. Sbirciando da qui" con opere dell'illustratrice romana Stefania Spanò. La mostra è stata allestita nei locali dell'ex falegnameria a San Miniato Alto e sarà inagurata questa sera alle 20 e sarà visitabile fino al 29 giugno. In seguito l'esposizione si sposterà nei comuni di Castelfranco, Montopoli e Santa Croce.

Che il Centro antiviolenza sia un punto di riferimento lo dicono i numeri: quasi 300 contatti in un anno, 450 i colloqui, 70 i colloqui legali e 100 quelle che si sono rivolte al Centro per la prima volta. La struttura (via Tosco Romagnola Est 658-660), può ospitare quattro nuclei (fino ad oggi sono state ospitate 5 donne e 7 minori) per un massimo di sei mesi, e garantisce due linee telefoniche attive 24 ore su 24, 7 giorni su 7. 

Info: 346.7578833 - www.associazionefrida.it - centroantiviolenzafridakahlo@gmail.com


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