Attualità mercoledì 21 ottobre 2015 ore 15:37
Polemiche sulla manutenzione degli argini
Intervento di Marco Rusconi, esponente di "Ricostruiamo Santa Croce e Staffoli" che punta l'indice sulla funzione del Consorzio 4 Bassovaldarno
SANTA CROCE SULL'ARNO — La situazione di degrado che caratterizza l’alveo del Fiume Arno nella nostra zona, ha oramai raggiunto un livello altissimo. La fitta vegetazione presente sul letto del fiume e l’incuria a cui sono abbandonate le sue sponde, lasciano pensare che qualcuno si sia addirittura dimenticato che ci sia un pezzo di Arno che passa anche da Santa Croce sull’Arno.
Questa situazione è percepita come un qualcosa di negativo, in grado di creare forti problematiche in caso di piene o bombe d’acque poiché, la forte vegetazione, potrebbe rallentare il corso dell’acqua provocandone un repentino aumento del livello.
La debolezza del nostro territorio sotto il profilo idrogeologico è oramai palese, abbiamo avuto molti esempi negli anni precedenti, ed abbiamo visto quanto siano importanti le opere di manutenzione al fine di prevenire situazioni drammatiche.
Da cittadini, prima che da consiglieri comunali, desideriamo sapere fin da subito a chi spetta la manutenzione ordinaria di questo tratto di fiume.
In questo contesto desideriamo sapere quale sia la funzione del “Consorzio 4 Bassovaldarno”, per il quale i Santacrocesi stanno versando il proprio contributo attraverso il bollettino ricevuto a casa in questi giorni, consorzio che ha preso vita dalla fusione dei seguenti enti: Ufficio dei fiumi e fossi, Padule di Fucecchio, Valdera.
Sul sito del consorzio in questione si legge che “Con il passaggio di parte della competenza idraulica per la manutenzione ordinaria sull’Arno e sul Serchio dovuta alla modifica delle funzioni attribuite alle Province, il Consorzio ha stipulato una convenzione per l’esecuzione di lavori di manutenzione ordinaria di competenza della Provincia di Pisa”. Si evince, continuando nella lettura del comunicato del consorzio, che tali lavori prevedono lo sfalcio autunnale della vegetazione sulle arginature, l’attuazione degli interventi manutentivi necessari e la manutenzione ordinaria delle opere puntuali come cateratte, ventole e varchi di accesso alle sponde.
Nonostante il “Fiume Arno” venga annoverato fra i corsi d’acqua di competenza di tale consorzio, e visto che nessuna manutenzione né ordinaria né tantomeno straordinaria è stata fatta, ci chiediamo se effettivamente spetti a questo ente la manutenzione oppure se sia rimasto di competenza provinciale. Chiediamo attraverso queste pagine, e con più forza tramite l’Amministrazione Comunale Santacrocese, delucidazioni urgenti su chi sia il responsabile operativo della manutenzione e che venga fornito un dettagliato piano di interventi con le tempistiche di attuazione tali da garantire la messa in sicurezza degli argini e dei cittadini che vivono nelle loro prossimità.
Non vorremmo trovarci a dover commentare un nuovo disastro naturale causato dall’incuria e dall’inefficienza di chi è preposto alla tutela del territorio e che per questo servizio incassa milioni di euro dei cittadini.
Marco Rusconi-Ricostruiamo Santa Croce e Staffoli
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