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Attualità martedì 21 giugno 2022 ore 08:47

Il racconto di 20 anni di accoglienza

I progetti portati avanti dai Comuni della Sds Valdarno Empolese Valdelsa raccontati in occasione della Giornata del rifugiato, celebrata il 20 Giugno



MONTOPOLI IN VAL D'ARNO — Ieri, 20 Giugno, si è celebrata la Giornata Mondiale del Rifugiato, istituita dall’Assemblea delle Nazioni Unite per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla condizione di rifugiati, richiedenti asilo e sfollati che sono costretti a muoversi dalle loro case, lasciando le loro sicurezze, i loro affetti e la loro terra. Quest’anno, particolarmente segnato dalle crisi umanitarie che investono ormai l’assetto geo-politico e sociale mondiale, a livello nazionale si ricorda anche i venti anni dalla nascita del Sistema di Accoglienza e Integrazione (Sai), che negli anni si è evoluto cambiando organizzazione e denominazione da PNA, SPRAR, SIPROIMI fino ai giorni nostri in cui è riconosciuto, appunto, come rete Sai.

Dal 2011 i Comuni del Valdarno Inferiore hanno scelto di rispondere in maniera attiva alle richieste ministeriali di accoglienza sul territorio delle persone giunte tramite migrazioni forzate: da prima accogliendo i profughi arrivati nella provincia di Pisa a seguito dell’Emergenza Nord Africa, successivamente accogliendo e gestendo la nascita dei primi CAS sul territorio e poi decidendo di aderire, nel 2014, all’allora rete SPRAR (Sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati) mettendo a disposizione 15 posti per uomini adulti e 6 per nuclei familiari, quest’ultimi ampliati nel 2021 di 5 posti: ad oggi la SdS Empolese Valdarno Valdelsa è titolare di 26 posti d’accoglienza, destinati a rifugiati, richiedenti asilo e profughi di guerra. La gestione del progetto è tuttora portata avanti dalla Cooperativa La Pietra d’Angolo, Comitato le Querce di Mamre e Associazione Arturo.

Dal 2014 al 2021 sono state accolte all’interno del progetto SAI SdS Empolese Valdarno Valdelsa 102 persone, gran parte dei quali con un’età compresa dai 25 ai 30 anni. La maggior parte di queste provenienti da Nigeria, Mali, Pakistan, Afghanistan e Somalia. Ogni persona accolta ha potuto usufruire non solo dei servizi di accoglienza ma di percorsi di inclusione sociale legati al rafforzamento delle competenze linguistiche, relazionali e professionali. Il progetto SAI ha dato l’opportunità alle persone accolte di seguire corsi professionalizzanti, accedere a tirocini di inclusione o di formazione al fine di favorire il loro ingresso nel mondo del lavoro e di conseguenza progressivamente nel tessuto sociale.

Quest’anno in occasione del ventennale dalla nascita del progetto SAI, con l’intento di promuovere e far conoscere alla cittadinanza sistemi e progetti virtuosi di accoglienza è stata organizzata per il 23 Giugno 2022 un’iniziativa, aperta alla cittadinanza e a tutte le associazioni a partire dalle 18, di presentazione del progetto SAI SdS Empolese Valdarno Valdelsa e di incontro con le persone accolte sul territorio attraverso il gioco della tombola. Seguirà alle 21 un buffet con piatti internazionali (gratuito su prenotazione 342.7777332) e infine alle 21,30 la proiezione di “Paese nostro”, un film collettivo sull’Italia dell’accoglienza diffusa, realizzato dagli autori ZaLab e prodotto dal Ministero degli Interni, ma mai distribuito.

L'iniziativa, che sarà ospitata dal Circolo Arci Torre Giulia di San Romano, è stata presentata ieri. Presenti la vicesindaca di Montopoli Linda Vanni, Francesca Cattaneo Referente Servizi per l'Immigrazione - SdS Empolese Valdarno Valdelsa, il sindaco di Fucecchio e presidente della Sds Alessio Spinelli, Chiara Bonciolini assessora del Comune di Castelfranco di Sotto, Nada Braccini assessora del Comune di Santa Croce sull'Arno e il consigliere comunale Andrea Marino. Presenti anche i rappresentanti delle associazioni coinvolte: Cooperativa La Pietra d’Angolo, Comitato le Querce di Mamre, Associazione Arturo e Arci.

Dai dati diffusi da Unhcr (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati) emerge nel 2022 il numero dei migranti forzati nel mondo ha superato, per la prima volta, i 100 milioni. A determinare questo dato pesa in modo significativo la guerra in Ucraina e il progressivo aggravamento delle altre crisi a livello mondiale, a partire da quella dell'Afghanistan.


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