Politica giovedì 13 febbraio 2014 ore 11:47
Melani (Pd): “Case popolari, unifichiamo le graduatorie di Fucecchio i Comuni dell’Unione"

“Frazionare le case popolari per avere più alloggi e rivedere i criteri per le assegnazioni”, è la proposta della candidata alle primarie del Pd
FUCECCHIO — Case
popolari troppo grandi rispondono bene al bisogno dei nuclei familiari più
numerosi ma allo stesso tempo tengono fuori le nuove povertà emergenti (anziani
soli, madri o padri separati con figli, giovani e disoccupati ecc…): è partendo
da questo presupposto che il candidato sindaco Silvia Melani (Pd) presenta il
suo progetto sull’edilizia residenziale pubblica, parte integrante di quel
“piano di mandato” che - forte di numeri, date e scadenze precise -
caratterizza la sua proposta per Fucecchio. Le richieste sono maggiori
delle disponibilità, gli alloggi sono prevalentemente di grande dimensione e
quindi assegnati a famiglie numerose, che sono oggi sono soprattutto straniere.
Due le proposte di fondo: da un lato il frazionamento - ove possibile - degli alloggi esistenti in più
unità abitative, e la costruzione di nuovi alloggi di dimensioni ridotte;
dall’altro, rivedere i parametri ed i criteri per le assegnazioni di tali
alloggi, oltre alla richiesta, rivolta all’Unione dei Comuni dell’Empolese
Valdelsa, di formulare graduatorie condivise tra i diversi gli Enti che la compongono, in modo tale da contare
su un numero maggiore di alloggi di diverse metrature.
Insieme a ciò, la Melani propone più attenzione alle graduatorie per l’accesso alle case popolari: “Nella fase attuale, in cui assistiamo a un’esplosione di bisogni conseguenti alla perdita della casa o del lavoro, con un corrispondente taglio ai fondi nazionali per l'assistenza sociale, ogni aiuto e contributo dell’Amministrazione comunale deve essere erogato prestando la massima attenzione, procedendo a monitoraggi periodici, introducendo indicatori di benessere economico oggi non presenti nella determinazione dell'ISEE: nuclei con un reddito basso, ma dotate di pay tv, auto di grande cilindrata, cure in centri di benessere ad esempio, riceveranno minori agevolazioni e detrazioni, rispetto a coloro che non possiedono tali beni”.
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