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Cronaca domenica 12 gennaio 2014 ore 12:00

Qualità degli edifici scolastici, Pisa a metà nella classifica di Legambiente

Migliora la sostenibilità e la sicurezza, ottimi i risultati sulle buone pratiche. Toscana positiva a livello nazionale.



I comuni toscani che rispondono al questionario di Ecosistema Scuola entrando in graduatoria sono Prato 2º a livello nazionale e prima a livello regionale, Siena (16º), Firenze (25º) e Livorno (28º), Arezzo (36°), Pistoia (38º), oltre Pisa (56º), Grosseto (62º), Lucca (71°). Firenze seconda in Italia nella classifica fra le grandi città. È questa la fotografia scattata da Ecosistema Scuola 2013, il rapporto di Legambiente sulla qualità dell'edilizia scolastica, delle strutture e dei servizi.
Emerge una situazione regionale complessivamente positiva, con molti parametri che ci collocano sopra la media nazionale. I dati e la classifica riassuntiva testimoniano però una situazione eterogenea su tutto il territorio. Sembra essere una regione ‘a due velocità’: da un lato realtà estremamente attive e virtuose (Prato, Siena, Firenze, Livorno) che hanno deciso di scommettere sulla qualità degli edifici e dei servizi scolastici, dall’altro territori nei quali da anni non si evidenziano miglioramenti e cambiamenti rispetto ai problemi rilevanti (Pistoia, Arezzo, Lucca). Tra queste anche Grosseto e Pisa risultano collocate in coda alla classifica. Questo dato deriva sopratutto dalle carenze emerse rispetto alle certificazioni, mentre va rilevato un risultato migliore rispetto alle buone pratiche assunte dai comuni in questi territori (scuolabus, pedibus, piste ciclabili)".
Il patrimonio immobiliare scolastico della Regione Toscana risulta mediamente più vecchio della media nazionale. Abbiamo solo un 2,9% di immobili edificati  tra il 2001 e il 2012, contro il 4,8% della media nazionale. Nonostante questo l’1,2% risulta costruito secondo criteri di bioedilizia, contro lo 0,6%. Sopra la media anche gli edifici costruiti secondo criteri antisismici, 11,4% contro l’8,8%, oltre a quelli in cui è stata realizzata la verifica di vulnerabilità sismica, 34,8% contro il 27,3%. Un dato positivo è sicuramente la presenza di aree verdi, infatti, il 89,6% delle scuole toscane ha un giardino. Gli edifici scolastici che hanno goduto di manutenzione straordinaria negli ultimi 5 anni sono il 67,9% mentre quelli che aspettano interventi di manutenzione urgente sono solo il 14,4%, la media nazionale è del 37,6%. 

Quasi tutti i dati sulle certificazioni sono sopra la media nazionale. Sono ben il 75% gli edifici con certificato di agibilità, il 74,7% con certificazione igienico-sanitaria, il 39,9% con certificato di prevenzione incendi, il 97,8% con impianti elettrici a norma
Molto bene i servizi scolastici. Sono il 45,4% le scuole con servizio di scuolabus, l’8,7% quelle servite dal pedibusSiena e Grosseto le città con le scuole meglio servite dallo scuolabus; Livorno, Pisa e Prato quelle con attivato il pedibus. 
In tutte le mense vengono somministrati pasti biologici, con una presenza media del 64,7%. Pisa la città con pasti 100% bio. 

Le scuole con impianti di energia rinnovabile sono il 19,6%, ben 6 punti sopra la media nazionale. Lucca l’unica città a non fornire informazioni sulla presenza di tali impianti. Tutti i Comuni toscani dichiarano di aver realizzato il monitoraggio dell’amianto, con il 5,7% di casi certificati, l’1% di casi sospetti, l’8,5% di edifici in cui si sono svolte bonifiche negli ultimi 5 anni; il monitoraggio del radon è stato realizzato solo da Livorno.

Il dossier di Legambiente sottolinea come negli ultimi anni ci sia stato un calo totale degli investimenti in tutta Italia. In Toscana la media di investimenti per manutenzione straordinaria nel 2012 è stata di € 39.789 (€ 42.563 nel 2011). Interessante il dato sulla manutenzione ordinaria che nel 2012 presenta una media di investimenti tendenzialmente in aumento in quasi tutte le regioni: in Toscana nel 2012 è di € 9.384 (€ 9.366 nel 2011).


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