Attualità martedì 08 maggio 2018 ore 15:15
I ragazzi di Castelfranco dicono no al nazismo
Ultimo giorno del pellegrinaggio nei campi di concentramento in Austria e Germania. I giovani accompagnati dall'assessore Giulio Nardinelli
CASTELFRANCO — I volti sono segnati dalle atrocità viste in questi giorni, le giovani coscienze scosse dalle testimonianze ascoltate in un’esperienza di vita che non può lasciare indifferenti. È negli occhi e nelle parole dei ragazzi che hanno partecipato quest’anno al Viaggio della Memoria che s’intuisce il profondo significato che può avere i giovani studenti il pellegrinaggio dei campi di sterminio organizzato dall’Associazione Nazionale Ex Deportati.
Il Comune di Castelfranco di Sotto ha rinnovato anche quest’anno la propria adesione al viaggio in Austria e Germania, finanziando la partecipazione di sette studenti delle scuole medie castelfranchesi. La delegazione partita il 3 maggio da Castelfranco per visitare i campi di Mauthausen, Gusen, Ebensee, il Castello di Harteim e alla Risiera di San Sabba, conta in totale oltre 20 giovani (alcuni dei quali hanno preso parte privatamente) accompagnati dall’insegnante Luca Danesi, da Massimo Fornaciari rappresentante di ANED Sezione Pisa e dall'assessore Giulio Nardinelli.
Oggi, nell’ultimo giorno di viaggio, di rientro in Italia dopo aver partecipato ieri all’Incontro Internazionale del campo di Mauthausen, si tirano le somme di questa emozionante esperienza ed è forte il messaggio che i ragazzi leggono durante uno dei confronti del gruppo: “Durante questo pellegrinaggio i nostri cuori si sono colmati di forti emozioni. Rabbia, disprezzo, tristezza e stupore. Soprattutto ci siamo resi conto che vedendo film riguardanti questo argomento le emozioni non possono essere paragonate a quelle provate guardando con i nostri occhi gli orrori della furia nazista. In particolare ci ha colpito il racconto delle baracche rosa, di come i soldati tedeschi abusassero delle donne prigioniere nel campo di Gusen, come se fossero dei pezzi con cui divertirsi. Ci ha colpiti anche perché della struttura delle baracche non è rimasto niente, a causa del tentativo degli abitanti di questa città che, volendo dimenticare tutto, hanno costruito abitazioni sopra questi edifici. È come se volessero letteralmente calpestare le emozioni di quell’atroce periodo. In conclusione, grazie a questa esperienza, abbiamo capito che è bene non dimenticare quello che è successo in passato, per non commettere gli stessi errori. Mai più”.
“Il Viaggio della Memoria è una delle attività che ci vede partecipi con convinzione ed impegno ogni anno – ha dichiarato il sindaco Gabriele Toti - . In una società in cui il ricordo è stato spesso bistrattato da correnti di revisionismo storico e intollerabili manifestazioni nostalgiche di neo-nazismo, è estremamente necessario ricordare e ripercorrere le tragiche pagine di storia che caratterizzarono gli anni del nazi-fascismo. E con esse il valore della libertà di pensiero, della convivenza pacifica, della tolleranza e della civiltà. Anche e soprattutto alle nuove generazioni che in un immediato domani costruiranno il nostro futuro”.
“La memoria è fondamentale e purtroppo il nostro è un Paese in cui troppo spesso viene a mancare – ha commentato l’assessore Nardinelli - . Una volta acquisita la memoria deve però tradursi in impegno perché il mondo cambi nella direzione giusta. Questi ragazzi hanno tutti gli strumenti per farlo. La conoscenza e la consapevolezza di cui si sono arricchiti in questo pellegrinaggio darà certamente loro un’arma in più per affrontare il loro percorso di vita”.
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