Cronaca martedì 07 gennaio 2014 ore 16:34
Caos piscina, M5S: "La gestione è un bene della collettività"

Dopo oltre tre mesi di gestione straordinaria, il Movimento 5 Stelle fa il punto della situazione
CASTELFRANCO — "Come vanno le cose nella piscina comunale dopo più di tre mesi di gestione straordinaria da parte del Comitato Uisp Zona del Cuoio? Il Comune sta vigilando su come procede la gestione? Dopo la disastrosa esperienza precedente non è insensato chiederselo", si legge in una nota del Movimento 5 Stelle.
"Occorre precisare infatti che, come risulta da visure camerali,
l’attuale gestore dell’impianto e’ l’unico socio proprietario al 100% della
società Uisp Cuoio Sport Srl in liquidazione, che deteneva il vecchio e
fallimentare contratto di appalto - continua la nota -. Non ci rassicurano le parole del vicesindaco quando afferma che le due società sono due
cose diverse. Forse lo saranno giuridicamente perché costituite in tal modo
ma di fatto una è, e qui occorre ripetersi, l’unica socia e
proprietaria dell’altra".
"Insomma il vecchio e il nuovo non solo
vanno a braccetto ma sono proprio la stessa cosa, stesse persone al
comando e stessi proprietari - proseguono i 5 Stelle in una nota -. Nulla sembra cambiato nell’assunzione di
responsabilità in caso di default: anche in tale eventualità sarà il Comune, e
quindi noi cittadini, in quanto proprietari degli immobili a doverne
rispondere".
"La piscina è un bene ed un servizio che occorre mantenere ma ci sono stati troppi errori in passato, forse fatti in buona fede in tempi più prosperi ma adesso non è più il momento di giocare e chi è al posto di comando deve rispondere delle proprie decisioni".
"Non possiamo più far sconti a nessuno e pensiamo che la nostra amministrazione in passato avrebbe dovuto tutelare meglio i nostri interessi e che attualmente sta continuando a sbagliare - continua la nota -. Perché inizialmente non aver gestito direttamente la piscina come comitato Uisp zona del cuoio? Perché il Comune non si è tutelato direttamente o indirettamente sul comitato medesimo quando gli è stata richiesto la fidejussione?".
"Anche il contratto attuale fa acqua da tutte le parti - e i 5 Stelle parlano di cifre -. Parliamo per fare
un esempio del valore degli arredi stimato in 27mila euro da perizia tecnica
datata 14 maggio 2013 rispetto ad un valore di acquisto di circa 70mila euro nel
2008. Ebbene la locazione degli stessi è stata ceduta per 2.700 euro l’anno, un
decimo del valore periziato, attribuendo la cosa al loro deperimento".
"La
perizia di tre mesi prima non era stata commissionata e pagata proprio per
stabilire il valore dei beni in base all’usura? Perché farla se poi si deve
decidere in modo diverso. Anche in questo caso, ci sono soldi spesi e gettati
al vento - e concludono -. E poi perché chiedere il pagamento immediato dei 27mila euro nel bando
andato deserto? Avremmo avuto lo stesso esito se nel bando fossero state
applicate le stesse condizioni poi stipulate con l’attuale-vecchio gestore?"
"Il Comune si è dovuto accollare un mutuo che a consuntivo costa ben oltre i 50mila euro l’anno da qui fino al 2017 (oltre a quanto già pagato di rate arretrate ed interessi di mora) e considerando il fatto che i gestori sono gli stessi che hanno generato questa situazione, sarà il caso di essere così fiduciosi?".
"Riteniamo che la buona gestione della piscina comunale sia un bene per tutta la collettività, allora perché non coinvolgere più direttamente i cittadini?".
"Quello che non vogliamo è trovarci di nuovo nella stessa situazione di questa primavera e dover scegliere se tappare in buchi prodotti e tenere la piscina, svenderla o peggio chiuderla definitivamente".
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