Lavoro mercoledì 22 gennaio 2014 ore 09:29
"Anteprima" fa bene alle concerie. Donati: "Speriamo che le grandi firme privilegino la pelle"

Si apre positivamente la stagione delle fiere per le concerie del distretto santacrocese
SANTA CROCE — Buona l’impressione sullo stato del comparto-concia dopo la
conclusione di "Anteprima Milano", tra i primi e più significativi appuntamenti di
settore dell’anno appena iniziato.
«L’auspicio – dice il presidente Franco
Donati - è quello di confermare il complessivo buon andamento dell’ industria
conciaria del nostro distretto che ha chiuso il 2013 con risultati positivi
segnando una crescita seppur lieve sia sotto il profilo del fatturato che della
domanda del nostro prodotto».
Anticipata
rispetto alle precedenti edizioni per venire incontro alle esigenze condivise
dai principali attori del mercato della pelle, Anteprima ha registrato alcune
delle presenze più significative, tra
designers e operatori della moda e del lusso.
«A Milano - continua Donati -
pur se assente qualche maison straniera impegnata nella concomitante stagione
delle sfilate di moda, abbiamo
ritrovato pressochè tutti i nostri principali interlocutori, creativi e grandi
firme del fashion internazionale che si sono confermati molto attivi e
soprattutto sempre più esigenti nel chiedere ai nostri imprenditori soluzioni
originali e di qualità. Solo continuando a valorizzare questi profili possiamo
conservare quel ruolo di protagonisti sul mercato che ci viene riconosciuto a livello internazionale
grazie ad anni di scelte e investimenti orientanti in questo senso.
In linea
con le necessità complessive espresse dall’industria del settore,
l’anticipazione della data di Anteprima è risultata una scelta vincente, che
consentirà adesso a quanti vi hanno preso parte di poter programmare nel modo
più razionale la propria produzione, anche in linea con gli ulteriori
appuntamenti che attendono il nostro comparto di qui ai prossimi mesi - continua Donati -. Intanto
i numeri ci confortano e spesso la presenza delle nostre aziende è essa stessa
elemento in grado di qualificare le fiere cui partecipiamo. Siamo consapevoli
che non mancano criticità per il
nostro comparto, come quelle legate al costo e al reperimento della materia prima
che potrebbero rivelarsi sempre più gravose per alcune aziende, la speranza è
che le grandi firme continuino a privilegiare la pelle nella realizzazione dei
manufatti».
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