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Cronaca lunedì 03 febbraio 2014 ore 09:31

A che punto è il progetto del "tubone"? Se ne parla al Museo della Conceria

Si torna a discutere del “tubone”con un incontro dell’associazione culturale “Laboratorio Valdarno”



SANTA CROCE — Si terrà martedì 4, al Museo della Conceria a Santa Croce, dalle 16.30, con i firmatari dell’accordo. “Tenederemo a comprendere il livello di attuazione dell’opera – si legge in una nota di Massimiliano Poli, coordinatore del gruppo ‘Approfondimento tubone’ -, facendo il punto su quello che è attualmente lo stato dell’arte, specialmente in relazione al nuovo ‘Accordo di programma 2013’. Approfondiremo la tempistica rispetto alla quale si svolgerà il progetto e, di conseguenza, anche l’evoluzione dei lavori nella nostra zona nel prossimo futuro – prosegue-. E’ nostro interesse portare a conoscenza della popolazione la realizzazione di questa particolare opera infrastrutturale, a nostro avviso fondamentale per il nostro territorio e strategica per la politica economica dell’area, specialmente se guardiamo al futuro con l’ottica scelta dalla nostra associazione, cioè quella del fare”.

All’incontro sono stati invitati tutti i firmatari degli accordi, in primo luogo l’assessore regionale all’ambiente Annarita Bramerini, che ha gestito il progetto fin dall’inizio nelle sue due legislature.

“Il progetto investe un’area vasta e prevede, operativamente, il collegamento degli scarichi civili del circondario empolese, della Valdera, della Valdelsa e della Val di Nievole ai depuratori del nostro Comprensorio – spiega ancora Poli -. Nella nostra zona è prevista la ristrutturazione, il potenziamento e l’adeguamento degli impianti di depurazione, nonché la realizzazione dell’acquedotto industriale e della rete di distribuzione per il riutilizzo delle acque depurate nelle industrie”.

Gli obiettivi degli ‘Accordi di programma’ del tubone sono: il miglioramento della qualità della depurazione, l’eliminazione dei prelievi de falda per fini industriali, il risanamento e la tutela del Padule di Fucecchio, la riorganizzazione della depurazione civile nell’intera area, il potenziamento della depurazione industriale del Comprensorio del Cuoio del Polo di Pontedera, la creazione di un sistema fognario/depurativo “robusto” a garanzia sia dello sviluppo economico e urbanistico che degli impatti ed obiettivi ambientali e la riduzione degli elevati costi di gestione connessi ad impianti pccoli e poco efficienti, per arrivare ad abbattere i costi sostenuti dagli utenti in tariffa.


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