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Attualità giovedì 10 giugno 2021 ore 19:57

​Prosegue lo smantellamento della Riserva Naturale del Padule di Fucecchio

Nell’area Righetti non autorizzate le attività di censimento della fauna. Da due anni chiusura al pubblico per inagibilità delle strutture.



PONTE BUGGIANESE — Il Padule di Fucecchio non è solo la più vasta palude interna dell'Italia peninsulare ma è anche la più importante zona umida toscana per la nidificazione di aironi, ibis e cormorani, animali che vengono regolarmente censiti da alcuni decenni dagli esperti del Centro di Ricerca. 

Intorno a questa area, si sta svolgendo una partita complessa tra diversi attori che rappresentano punti di vista diversi, spesso in aperto e duro contrasto. Sono anni che mancano interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria per le strutture progettate e realizzate a suo tempo dalla Provincia di Pistoia con il concorso dell'allora Consorzio di Bonifica del Padule di Fucecchio e del Centro di Ricerca, Documentazione e Promozione del Padule di Fucecchio e oggi di competenza e gestione della Regione Toscana. 

Quest’anno, per la prima volta, il Consorzio di Bonifica non ha autorizzato il personale tecnico ad effettuare i rilievi nell’area Righetti, cioè il settore della Riserva Naturale che ospita l’intera colonia di cormorani e uno dei nuclei più importanti di aironi e ibis. 

Le attività di monitoraggio della fauna, della flora e delle condizioni ambientali sono essenziali per pianificare correttamente gli interventi di gestione delle aree protette, ma con il nuovo assetto gestionale della Riserva Naturale (competenza della Regione e sub delega a Consorzio di Bonifica e Comuni di Larciano e Ponte Buggianese) accade che il Consorzio di Bonifica neghi l’accesso alla Riserva per compiere attività autorizzate dalla Regione Toscana. 

Chiaramente, l'atto sta provocando la protesta dell'Associazione Amici del Padule di Fucecchio per la Biodiversità che sottolinea il danno per la stessa programmazione gestionale. Ma anche che “Resta inoltre irrisolto il problema della chiusura al pubblico dell’area Righetti a causa dell’inagibilità delle passerelle che conducono agli osservatori. Situazione questa che penalizza gravemente i visitatori e le guide ambientali che effettuano la loro professione nella Riserva Naturale. Eppure sui cartelli di cantiere presenti in Padule si legge che il Consorzio ha appaltato lavori per “interventi di salvaguardia del Padule di Fucecchio” per un ammontare di alcuni milioni di Euro: possibile non si siano trovate poche migliaia di euro per rifare le passerelle in legno?”.

L'Associazione fa anche notare che questo è un risultato previsto e segnalato a suo tempo perché “soggetti diversi che, in modo non coordinato e senza una visione d'insieme, decidono sulle aree della Riserva Naturale, avendo del tutto perso di vista finalità e criteri di gestione corretti. Ci auguriamo che la nuova giunta regionale compia un cambiamento di rotta. Al momento tuttavia, alle proposte puntuali da noi avanzate, non sono pervenute risposte.”

Si prevede quindi un'altra estate di mobilitazione da parte degli ambientalisti, per la difesa di una delle Riserve Naturali più importanti della Toscana.


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