Legionella, negative le analisi sulla rete idrica

Non c'è alcuna traccia di contaminazione sulla rete pubblica dell'acquedotto dopo le problematiche riscontrate in un condominio

SANTA CROCE SULL'ARNO — "A seguito delle problematiche riscontrate in un condominio a Santa Croce sull’Arno, circa dieci giorni fa, in merito alla presenza del batterio ‘Legionella Species generica’, siamo a comunicare che l’esito delle analisi sulle rete pubblica dell’acquedotto, eseguiti dal gestore Acque Spa, è risultato negativo".

A dirlo è il Comune di Santa Croce sull'Arno, dopo il caso ( vedi articoli correlati ) che aveva fatto molto discutere.

"Acque Spa, su richiesta di questa Amministrazione, si è fin da subito attivata e, a scopo cautelativo, ha effettuato due campioni al punto di consegna di cui uno presso l’utenza interessata dalla segnalazione e l’altro nelle immediate vicinanze, entrambe negative. Colgo quindi l’occasione - spiega il sindaco Giulia Deidda - per ringraziare il gestore per l’attenzione riservata a questo caso e tengo a precisare, così come mi hanno comunicato sia Acque spa che la l’Azienda Asl Toscana Centro, che l’acqua distribuita è costantemente controllata con piani di monitoraggio analitici corrispondenti ai requisiti previsti, che disciplina la qualità delle acque destinate al consumo umano. La “legionella” è un batterio ubiquitario normalmente presente in natura ma che è in grado di svilupparsi nelle condotte idriche solo in determinate condizioni impiantistiche e di temperatura, che non sono tipiche del pubblico acquedotto".

"Ancora per chiarezza voglio precisare che il riscontro di “legionella” è stato conseguente ad un controllo disposto da un Amministratore di condominio e non consegue al riscontro di casi di malattia.

Mi sento quindi di tranquillizzare tutti i cittadini poiché in materia di salute pubblica è davvero alta l’attenzione che tutti i soggetti istituzionali rivolgono al territorio. Mi appello a tutti, e in particolare alle rappresentanze politiche di opposizione, invitandole alla massima prudenza in una materia tanto delicata, in cui è facile diffondere inutili allarmismi", conclude Deidda.

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