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Cronaca giovedì 20 luglio 2017 ore 14:05

Partite truccate, spuntano match del Tuttocuoio

Nell'indagine sui baby calciatori dall'Africa sono emersi episodi di frode sportiva per le due gare contro il Prato per la permanenza in Lega Pro



SAN MINIATO — Sospetta combine su due partite dell'Ac Prato contro il Tuttocuoio. Nel corso dell'indagine della Procura pratese sui visti fasulli per far arrivare calciatori africani minorenni in Italia sono emersi anche aspetti di frode sportiva e fra le 12 partite di squadre dell'Eccellenza toscana, al vagli degli inquirenti sarebbe finito anche lo spareggio per la permanenza in Lega Pro con la squadra di Ponte a Egola.

Si tratta, nel dettaglio, delle due sfide giocate il 22 e il 28 maggio scorsi che hanno visto un doppio pareggio (0-0 e 2-2) che ha consentito al Prato di restare fra i professionisti.

"Ci sono indizi di combine - ha spiegato nel corso di una conferenza stampa il procuratore Giuseppe Nicolosi -. È un'attività che dobbiamo approfondire. Tre sono le persone coinvolte per il momento, è una vicenda che per ora guardiamo tutta dal lato pratese. Non escludiamo, pertanto, degli sviluppi". 

Non risulta indagato il presidente uscente del Prato Nicola Radici, mentre le investigazioni colpiscono Paolo Toccafondi, attuale presidente nonché amministratore delegato della società nella stagione uscente. Invece, per ora non ci sono indagati sul versante del Tuttocuoio

"Sono stato contattato dal procuratore federale - ha annunciato Nicolosi -. Mi ha anticipato una richiesta di atti, che penso in tempi abbastanza rapidi metteremo a disposizione della giustizia sportiva". Secondo il codice penale, in effetti, la fattispecie di reati contestati, vale a dire la frode sportiva, prevede la pena massima di 3 anni di reclusione, quindi non consente misure cautelari di sorta. "È una vicenda, tuttavia - ha precisato Nicolosi -, molto grave sotto il profilo dell'ordinamento sportivo". 

Complessivamente, questo filone di indagini che considera anche i match di Eccellenza vede coinvolte 24 persone. "Pensiamo che il meccanismo - ha aggiunto ancora il magistrato - non ruoti attorno solo alle squadre direttamente coinvolte nel risultato, ma anche alle altre interessate per ragioni di punteggio". Per far luce sull'esito di una partita della serie minore, inoltre, sono stati perquisiti un arbitro e un designatore.


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