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Attualità sabato 18 febbraio 2017 ore 18:15

"Non si possono spendere 500mila euro di affitto"

Gli studenti il giorno dell'inaugurazione della sede provvisoria alla Scala
Foto di: Matia Luciani

I genitori degli studenti del Marconi: "Entro il 28 febbraio i sindaci devono dirci l'area scelta". Niccoli: "La Soprintendenza bloccherà tutto"



SAN MINIATO — Ad un mese dall’inaugurazione della sede provvisoria in via Trento alla Scala, i genitori degli studenti attendono ancora la comunicazione ufficiale dei sindaci del Comprensorio,sulla decisione del luogo preposto all’edificazione del nuovo Liceo Marconi.

Il sindaco Vittorio Gabbanini ha fatto sapere che la decisione sull'area scelta per edificare il nuovo liceo verrà comunicata a breve.

"Durante il consiglio comunale aperto del 25 gennaio - hanno esordito i genitori -abbiamo preso atto del fatto che non vi fosse ancora condivisione tra i sindaci, sulla scelta del luogo. Il Comune di San Miniato ha, in quell’occasione, relazionato i cittadini circa il lavoro commissionato allo Studio Archea il quale aveva l’incarico di valutare criticità e punti di forza di quattro aree su cui potrebbe sorgere il nuovo liceo. L'analisi ha condotto all'individuazione dell'area Fontevivo"

"Abbiamo percepito - hanno sottolineato - che vi fosse invece condivisione, da parte dei sindaci, sulla realizzazione di un liceo comprensoriale nel territorio comunale di San Miniato, ma non in via Catena".

Il fattore tempo in questa vicenda assume però un aspetto rilevante, e i genitori hanno fatto notare un aspetto fondamentale: "A partire dal 31 agosto 2018, la Provincia dovrà corrispondere una indennità di occupazione per l’uso dei locali di Via Trento, di circa 33mila euro per i primi sei mesi e che aumenteranno a circa 43mila per i successivi. Quindi, a conti fatti, per un ulteriore anno di permanenza nei locali si dovrà corrispondere una cifra pari a circa 500mila euro".

Un affitto molto caro, soldi che i genitori vorrebbero "fossero impiegati il prima possibile nel progetto del nuovo liceo e non in una struttura provvisoria. Il liceo ha già vissuto in passato una situazione analoga e se e’ vero che Tutti coloro che dimenticano il loro passato, sono condannati a riviverlo confidiamo nel buon senso di tutti affinché ciò non avvenga". 

"Sono state raccolte circa mille firme di cittadini - hanno aggiunto - che firmando hanno espresso la loro volontà a farsi sentire come parte in causa, in attesa di una risposta. Auspichiamo, pertanto, che entro il 28 febbraio i sindaci del comprensorio ufficializzino l’area scelta su cui edificare il nuovo Liceo Marconi, nel rispetto degli impegni assunti in occasione dell’incontro del 6 febbraio".

"Chiediamo inoltre - hanno concluso - un incontro con i sindaci del Comprensorio e la Provincia di Pisa da tenersi entro il 10 marzo per individuare i vari step operativi per la realizzazione del nuovo Liceo".

Alessandro Niccoli, consigliere comunali di San Miniato Possibile, è intervenuto a sua volta sulla vicenda. Una settimana fa aveva fatto notare come l'area di Fontevivo fosse zona di evacuazione scelta dalla Protezione civile: "Ma chi parla genitori, studi tecnici, e quanti altri sanno che le zone soggette a vincolo paesaggistico e alluvionabili non sono cementificabili? Come anche il Fontevivo a San Miniato, o Ponte a Egola, dove in area acquitrinosa si vuole bombardare di cemento un campo davanti alla Torre di Federico II, o davanti alla collina di Cigoli". 

"La Soprintendenza e il Genio Civile interverranno presto a bloccare questa folle corsa in picchiata verso lo scempio, intrapresa da taluni politici pisani, in caduta di potere. I genitori sanno che con pochi milioni di euro, tramite azioni di recupero e integrazione dell'esistente, i pochi anni si può davvero dare sfogo a quel Polo scolastico, delineatosi nei decenni in Via Catena, luogo salubre e idoneo culturalmente e geologicamente, come peraltro dichiarato da regolamento urbanistico adottato a San Miniato? No! Si accetta invece di essere imboccati da perizie anch'esse imboccate, contrastanti rispetto a percorsi tecnici e istituzionali di formazione regolamento urbanistico (strano è?) e di lungo percorso politico".


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