Attualità giovedì 27 ottobre 2016 ore 13:49
La bella storia degli ortolani coraggiosi

Come l'agricoltura può aiutare a superare barriere che apparivano insormontabili. Un incontro pubblico per raccontare una esperienza di vita
SAN MINIATO — Chi sono gli Ortolani Coraggiosi, che giovedì 3 novembre alle 21 e 15 saranno presso l’Atelier Shalom di San Miniato per un incontro con la popolazione?
Sono un gruppo di persone che con grande coraggio, cercano di risolvere un problema sociale di enorme importanza, legato alla disabilità e nel loro caso specifico all’autismo.
Il racconto fatto da Marino Lupi, presidente dell’Associazione Autismo Toscana, e da don Andrea Cristiani, fondatore di Shalom, appena rientrato dal Burkina Faso, sarà – se vogliamo – molto semplice, ma anche “rivoluzionario” per la possibilità che dà ad alcune persone apparentemente senza comunicazione di lavorare nei campi e di produrre ortaggi e altri frutti della terra.
Questo lavoro avviene nella zona di Ventignano, vicino a San Pierino, gli ortaggi sono raccolti in cassette e venduti a qualche centinaio di persone, anche perché il lavoro, guidato da contadini, educatori, psicologi e soprattutto genitori (anche loro davvero “coraggiosi”) è realizzato secondo tecniche biologiche, privo cioè di concimi e altri prodotti chimici.
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