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Attualità martedì 11 aprile 2017 ore 11:43

Il dramma dei 15mila bambini di Terezin

Sala gremita di studenti delle scuole primarie e secondarie del comprensorio per l'appuntamento della rassegna 'I venerdì del Dramma'



SAN MINIATO — La parola che libera e rende liberi è quella scritta dai quindicimila ragazzi cecoslovacchi rinchiusi nel ghetto di Terezin. L'Auditorium della Cassa di Risparmio di San Miniato gremito di un pubblico speciale, quello di bambini e ragazzi delle scuole primarie e secondarie del comprensorio con i loro insegnanti e moltissimi genitori, i dirigenti scolastici con i collaboratori, per la nuova iniziativa del Dramma Popolare nell'ambito dei Venerdì del Dramma.

Venerdì 7 aprile alle 18 ha avuto inizio, alla presenza delle autorità, una proposta di forte spessore culturale dal titolo La parola che libera e rende liberi, filo conduttore di tutto il LXXI Festival del 2017, che ha inteso far riflettere sul potere narrativo e liberatorio della scrittura a partire intanto dalle esperienze dei bambini di Terezin, il ghetto cecoslovacco in cui furono chiusi ben quindicimila ragazzi, i quali trovarono nella stesura del loro settimanale Vedem, la forza di resistere agli orrori del nazismo e in quella delle poesie una possibile speranza nel futuro.

A coinvolgere un pubblico attentissimo e fortemente motivato, il Vescovo di San Miniato Andrea Migliavacca, e lo scrittore Matteo Corradini, studioso appassionato di Ebraismo, ma in particolare delle vicende di Terezin, come ha testimoniato, in uno dei suoi tanti libri, La repubblica delle farfalle.

Più di 300 ragazzi hanno ascoltato in un silenzio carico di emozioni e di reale interesse, le parole del Vescovo, che sa indirizzarsi con estrema sensibilità e sapienza al cuore e alla mente di giovani e meno giovani e il racconto, accompagnato da un video di grande realismo, di uno scrittore in grado di conquistarsi con immediatezza l'affetto di tutti in virtù di una capacità di affabulazione da cui traspirano la sua vasta umanità, uno spirito ironico e scherzoso dietro il quale mascherare spesso la commozione. Insomma due Relatori che hanno saputo insieme far sorridere e soprattutto riflettere.

Al termine applausi scroscianti, tantissime domande da parte dei ragazzi desiderosi di saperne ancora di più e di manifestare il proprio interesse. Dunque un vero successo accompagnato dai ringraziamenti del presidente del Dramma Popolare Marzio Gabbanini, davvero emozionato e felice dell'entusiasmo manifestato da un pubblico motivato e partecipe.

Dopo un break sulla bella terrazza dell'Auditorium, l'iniziativa è continuata con l'attore Andrea Giuntini e il Gruppo Vincanto che, fra parole e musica, hanno fatto rivivere la terribile esperienza dei bambini di Terezin con tale delicatezza di toni e grande maestria artistica da incantare una platea sempre affollatissima con le poesie scritte dai bambini del ghetto, brani musicali e canti.


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